Il cortile di giò

venerdì 18 novembre 2011

Intervista

Ma questa trovata dell´intervista a te stesso non ti sembra una forma di megalomania? Non credo, è più una marzullata: mi faccio delle domande e mi do delle risposte. La situazione italiana è tragica... Sì ma non solo dal punto di vista economico c´è anche una crisi di valori e di coscienze. Come se ne esce? Penso che agli italiani importi più la crisi economica ed è quella che riguarda un po` tutti... Intanto questo governo tecnocratico non è privo di conflitti d´interessi. Basta leggere i nomi. La politica commissariata dalla finanza? Sì, purtroppo è così ma anche in tempi non sospetti l´economia è stata sempre la mente e la politica il braccio. Adesso almeno anche il "grande pubblico" sa chi sono questi signori. Son dovuti uscire allo scoperto. Con questo nuovo governo il successo è garantito l´Italia uscirà dalla crisi? Con questo governo si è voluto dimostrare che quando il gioco si fa duro gli "apicella" si mettono da parte. Si agisce sull´Italia per evitare il cosiddetto effetto domino. Ma come funziona l`Unione Europea? L´unione europea nasce per venire incontro alle esigenze delle multinazionali ed è lì, in quella sede, che si discute e si prendono decisioni riguardo le loro istanze. Quindi è un organismo che lavora per gli interessi economici e finanziari dei grandi gruppi. I singoli stati sono come in un club e come in ogni club devono versare la propria quota di partecipazione, dare il proprio contributo. Quando uno Stato emette bpt (buoni pluriennali) non fa altro che rastrellare soldi da destinare in parte alle attività interne e in parte da versare nel fondo monetario europeo. Ora è evidente che se non si rastrella denaro per pagare la retta non puoi stare nel club. Ma perché salgono gli interessi su questi buoni pluriennali. Per una legge di mercato non scritta... Perché questi buoni perlopiù sono decennali e quando gli analisti economici prevedono che uno Stato avendo debiti eccessivi potrebbe non essere in grado di pagare questi titoli cioè restituire il capitale investito più gli interessi maturati ecco che le banche che li hanno acquistati non riescono più a venderli e la sperequazione con titoli di altri paesi europei sale. Con l´aumentare di questa disparità salgono i tassi d´interessi. Più precisamente? È come in un calcolo di probabilità. Si parte dalla premessa che siccome le probabilità di restituire il capitale (il denaro) sono minori rispetto ad un altro paese più solvibile allora i soldi che ti presto costano un po`di più. Questo costo del denaro è il tasso d´interesse. Paradossalmente, vista la situazione, sarebbe più conveniente acquistare titoli italiani piuttosto che tedeschi perché rendono di più ma il rischio di non vedersi il cosiddetto ritorno non spinge gli speculatori e i risparmiatori in genere a comprarli. Ma perché ad esempio la Germania è più esposta con i titoli greci; c´è una logica? Certo queste sono decisioni che si prendono in sede europea con l´ausilio della BCE (ECB). I titoli vengo distribuiti tra i vari paesi a mo` di quote latte per semplificare. Lì si decide quali banche e quanti titoli si debbono comprare... Quando queste banche non vendono i titoli acquistati vanno in crisi di liquidità ed è evidente che tutto il sistema ne risente... In primis le imprese che non avendo più accesso al credito oppure dovendo pagare più interessi sul credito vanno subito in affanno. Tutto il sistema economico moderno è basato sul credito: da esso non si può prescindere. Quando le banche non danno più credito il castello si sbriciola. La posta in gioco è alta ed è per questo che si è deciso d´intervenire individuando nell´Italia ch`è una potenza economica e non nella Grecia l´anello più importante della catena debole. Quindi? Quindi bisogna adottare misure in grado di rassicurare! cioè di far intendere agli analisti di mercato che l´Italia potrà pagare i suoi debiti alla scadenza... e poi bisogna trovare denaro fresco per ricapitalizzare le banche subito, senza questo denaro l´economia rallenta, le fabbriche tengono i macchinari spenti, la produzione cala si va incontro alla recessione.

martedì 15 novembre 2011

Volano parole



volano parole
vuoti di memoria
nell´aria si colorano
rivivono nelle case e nelle cose
e mi sembrano per te.

Volano parole che scrivo e poi riscrivo
perchè sono senza te
poi tra le gente le ritrovo
e mi parlano di te.
Volano parole
riempiono vuoti di memorie
istanti che poi volano e
nell´aria si colorano.

lunedì 14 novembre 2011

Per dirti che...

Non so quante albe ancora vedrò, non so quanta gente ancora incontrerò ... Non so nulla del mio domani... se mai avrò un domani... ma oggi voglio rivolgermi a te come se fossi proprio qui per dirti che tu per me non sei sata una nuvola di passaggio, un acquazzone estivo che ti bagna i vestiti ma che in fondo non fa nessun danno...
(Gianni - scrittura creativa)

Ero le cose



Sei stata le cose che non ho detto
e quelle che non ho fatto
e quando la vita mi ha distratto
ho piantato l´orgoglio per un ritorno
ma ero le cose che hai sempre detto
e quelle che purtroppo non ho mai fatto
e quando la vita mi ha distratto
ho perso l´universo e i suoi colori.

lunedì 31 ottobre 2011

Forse



Forse sono solo stanco e la mia "dentiera" ha smesso di ridere. Per me oggi è difficile costruire un piccolo battito e distinguerlo in mezzo a rumori più grandi. Sto producendo parole restando in silenzio ma non sarebbe più giusto tacere del tutto? Chiudere la porta a quel che è stato e a te che, in fondo, quella porta non ha mai voluto che si aprisse. Forse io e te abbiamo ritmi diversi, suoni diversi e in questa diversità come possiamo diventare amici? Cerco di vederti le carte ma tu giochi a coprirti dai miei sguardi, forse tutti sanno di te tranne me. Forse anche parlarti dei miei ricordi è stato un errore perché le lacrime e il riso che essi producono non si bevono mai in compagnia... Forse mi perderò rassegnato e costretto a ripensarmi, a ripensare a me stesso più che a te che appari ormai sempre più piccola all´orizzonte. Finirai per diventare un puntino inafferrabile, un ricordo incompiuto anche se la ragione mi dice di stare qui, di non mollare.

giovedì 27 ottobre 2011

L´anima e il suo destino di Vito Mancuso


Ho pensato spesso di voler recensire questo libro letto alcuni anni fa ma non ho mai avuto il tempo necessario per farlo. Sì perché l`anima e il suo destino di Vito Mancuso è uno di quei saggi che appassionano. Chi non si è mai posto domande esistenziali. Forse tutti prima o poi nella vita si sono fermati a pensare o si sono interrogati su temi filosofici religiosi. Il professore Vito Manccuso da teologo ovvero da colui il quale fa ragionamenti su Dio e sugli uomini con questo scritto tenta di far comprendere ai non addetti ai lavori, il destino degli uomini dopo la morte. Lo fa partendo dall´assioma che il genere umano è dotato di anima spirituale e soprattuto tenta di spiegarlo da teologo laico cioè da colui il quale non "risponde" alla chiesa cattolica ed alla sua dottrina che anzi in alcuni punti diverge profondamente dai suoi convincimenti anche se egli più volte afferma che il suo pensiero è un pensiero cattolico di un figlio della chiesa cattolica.

Il libro ha una lunga introduzione d´intenti, si snoda attraverso capitoli che affrontano il mistero dell´anima ed il suo destino.
Per Mancuso dentro il termine anima, che dal greco significa soffio, vento, vi è racchiusa tutta la complessità del genere umano e quando si parla di anima ci si riferisce ad una incognita x che è il risultato dell´uomo al netto del mondo: se si sottrae all´uomo tutto quanto proviene dalla materia mater ecco l´anima. Sbagliato secondo l´autore considerare però l´anima come una entità esterna cioè che pre-esiste al copro: essa è un tutt´uno, è inscindibile e l´energia (lo spirito) di cui è intrisa fa si che essa diventi anima spirituale.
L`anima poi è distinta in vari livelli fra cui i primi due sono l´anima vegetativa che è propria delle piante e l´anima sensitiva più appropriata al mondo animale. Man mano che si sale nella scala evolutiva gli animali presentano un anima più articolata, più elaborata e sensibile. Nel genere umano l´anima sensitiva è associata all´aspetto caratteriale, temperamentale, mentre l´anima razionale fa riferimento a quel valore aggiunto che si chiama intelletto di cui l`uomo è dotato. L´anima razionale ci viene fornita dalla famiglia di origine a sua volta influenzata dalla provenienza geografica e dal contesto sociale. Dall´anima razionale o meglio dall´energia dell´anima razionale o meglio ancora dallo spirito dell´anima razionale nascono per esempio i capolavori musicali di Mozart, i quadri di Van Gogh, le teorie einstiane... Non manca di certo pure il lato romantico dello spirito che è rappresentato dal cuore definito organo spirituale per eccellenza. Col cuore ci si dedica al sentimento dell´amore che è fusione di due anime.

L´origine dell´anima:

Mancuso condivide la teoria di coloro i quali sostengono che l´anima nasce insieme al corpo e non ci viene fornita da Dio come accessorio esterno. Pertanto non è accettata nessuna teoria riguardante la transmigrazione delle anime e relative vite precedenti con altre sembianze.
Tommaso d´aquino afferma che le anime vengono create nello stesso tempo in cui vengono infuse nei corpi e la dottrina cattolica afferma proprio questo ma si spinge oltre dicendo che in essa ovvero nella sua creazione non vi è alcun concorso dei genitori mentre per il teologo Mancuso il dogma non è accettabile. Lui pensa sì che l´anima sia una creazione di Dio ma in concorso coi genitori e non solo, egli afferma che nulla viene direttamente da Dio ma tutto viene indirettamente da Dio attraverso la mediazione del mondo. Pertanto Dio crea l´anima ma sono i genitori a generarla.

Immortalità dell´anima:

Con l´assioma: l`anima è immortale quando raggiunge un livello spirituale il professore Mancuso intende dire che un`anima "grezza" non può sopravvivere al corpo quindi c´è bisogno ch´essa acceda al livello della spiritualità. Come? Le strade sono due ovvero socialmente e culturalmente l´anima diventa spirituale ed è in questa dimensione che essa assume il carattere dell´immortalità. Chi si eleva nel sociale e nel culturale ha un´anima immortale mentre per tutti gli altri c´è ancora una speranza ed è quella di ricevere lo spirito, una sorta di simbiogenesi. Genitori, nonni, parenti amici con l´amore possono generare spirito.
L´anima spirituale quando si spende ed è in armonia con il "principio ordinatore" allora è destinata al paradiso, quando essa va contro allora viene punita temporaneamente (nell´invenzione purgatorio) e ancora temporaneamente (nell´inferno).
Il principio ordinatore sta ad indicare un mondo che ha una sua logica che prescinde dalla volontà ed è pertanto impersonale, esso non risponde a Dio, al suo volere per volontà del Dio stesso.
Un´anima spirituale immortale è eterna ma l´eterno non è una cosa che viene dopo: siamo già parte dell´eternità. Quando diciamo che il tempo passa in realtà vogliamo dire che siamo noi che passiamo, il tempo misura soltanto il nostro divenire, la nostra trasformazione. Insomma la vita eterna inizia già adesso nel presente, dal momento in cui veniamo al mondo e continua nel divenire, un divenire che il tempo misura.

La salvezza dell´anima


L´uomo nasce peccatore e quindi va salvato con la religione. Il cristianesimo ci sottrae a questa condizione, ci libera dal peccato originale. Ma su questo il professore non concorda. Egli afferma che non vi è nessun peccato, nessuna colpa che preesiste sulla nostra vita. Si tratta soltanto di condizione umana ch´è fatta di imperfezione, sistematicamente corrotta e bisognosa di essere educata, corretta, disciplinata. Ciò che salva l´uomo per Mancuso non è il battesimo (nel caso del cristianesimo) ma è l´"ingresso" della dimensione umana in quella spirituale. Ciò che salva è il bene, la purezza del cuore,il senso di giustizia etc. Tutte espressioni dello spirito: l´uomo giusto è colui il quale compie del bene per amore del bene e ciò che salva è l´adesione incondizionata dell´anima al bene.
C´è antinomia tra il pensiero che vede la salvezza dell´anima attraverso l´adesione ad una osservanza religiosa e quello che invece vede nella vita concreta e nelle sue azioni l´unica via per per la salvezza.

La morte :

la morte è espressione del divenire della vita in terra ma è anche parte integrante della vita stessa. Accettare la vita significa necessariamente accettare la morte.
Spesso gli uomini non fanno i conti con essa, la rifuggono come un orrore. Bisognerebbe imparare a morire diceva Platone. Per Wittgenstein chi teme la morte vive una vita cattiva.
Tutte le dottrine filosofiche e religiose ci dicono d´imparare ad accettare la morte che non è amarla più della vita ma è più semplicemente rispettarla. Per imparare ad accettare la morte bisognerebbe esercitarsi quotidianamente al pensiero di essa. Con la morte c´è l´incontro con Dio. Chi ha generato bene e vi è rimasto fedele non ha da temere il suo giudizio. Non c´è posto per la resurrezione dei corpi soltanto l´anima ha una dimensione eterna che rifugge dal concetto spazio-tempo.

Il paradiso:

Un uomo giusto quando muore pone fine alla sua vita fisica ma continua con la sua vita spirituale in una nuova dimensione.
L´uomo nella sua vita terrena attraverso le idee imposta il proprio modo di vivere. Ognuno ha la propria idea guida e su questa idea procederà il suo divenire. Se egli pensa di arricchirsi la sua idea guida sarà dunque la ricchezza, se pensa ai viaggi l´idea sarà l´avventura etc. ma c`è una sola idea che prescinde dal pensiero, ch`è li, fuori dalla dimensione spazio-temporale ed è l´idea del bene. Ecco, se la coscienza umana s´impossessa dell´idea del bene allora il paradiso l`attende perché essa è in armonia con l´ordine. Il paradiso è comunione di anime. Se invece c`è conflitto tra l´idea del bene e il proprio modo di vivere si va incontro al purgatorio dove questo conflitto va risolto, purificato. Per coloro i quali impostano la loro vita con idee che ostacolano il bene e la sua armonia allora c´è solitudine: l`inferno che tuttavia non è condizione eterna e per meritarsi questa condizione l´ anima dev essere profondamente e costantemente in discordia col bene.


Dopo questo riassunto concludo con un forte senso di approvazione in merito al "ragionamento" del teologo Vito Mancuso.

Per Mancuso, in ultima analisi, Dio non ha plasmato l´uomo. Esso trae origine dalla materia-mater fonte autonoma di tutte le forme di vita. Nell´universo vi è un principio ordinatore che trascina il bene. Chi è dalla parte di questo ordine sta nel bene, per opposto chi sta nel male gravita nel disordine.

I quattro punti di disaccordo con la dottrina cattolica sono:
1 Creazione dell´anima umana senza concorso dei genitori.
2 Peccato originale.
3 Resurrezione della carne.
4 Dannazione eterna nell´inferno.

Interesantissimo è il concetto di un Dio che non ha volto, che preesiste alla mater mater sì, ma che è un Dio che non interviene nelle vicissitudini dell´uomo e che non governa i processi cosmici. Proprio in quest`ultimo concetto credo vi sia la novità e il coraggio del teologo.

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martedì 25 ottobre 2011

Le prime luci del mattino di Fabio Volo



Quando andavo a scuola mi dicevano che la carta era un bene prezioso e che non bisognava sprecarla. Moltissimi alberi vengono abbattuti a scopo cartaceo. Ora mi auguro che stampando il libro di Fabio volo "Le prime luci del mattino" almeno abbiano usato carta riciclata! Se così non fosse allora griderei allo spreco di cellulosa. Niente di personale perché so scindere l´uomo dallo scrittore ma quello che ho appena letto davvero non saprei definire. Azzardo? una sorta di diario non tanto nascosto di una erotomane che s´incontra con un pervertito? Volo ha scritto una roba che non si può chiamare certo romanzo perché per me il romanzo è altra cosa. Semplicemente è uno scritto su una donna non ben definita (l´autore non descrive mai bene i personaggi e il loro aspetto fisico) che, volendo scappare dalla routine e da un uomo flaccido (Paolo il marito reso cornuto) che si "acciabatta", beve birra e mangia pistacchi, finisce per accettare una serie innumerevole d´incontri sessuali a casa di un misterioso mezzo gigolò e mezzo copy conosciuto nel suo ambiente di lavoro. Il leitmotiv dei libri del Signor Fabio è sempre il sesso intervallato da canne: sesso-canne; canne-sesso. Nei suoi scritti non riesco a scorgere altro oltre a questo binomio ossessivo e in quest´ultimo poi il racconto a mo` di diario diventa sfacciatamente erotico con descrizioni morbose e dettagliate di amplessi e perfino di mènage a trois. Inutile dire che pur non essendo moralista non mi è piaciuto. Inutile soffermarsi più di tanto sulla protagonista Elena il cui profilo psicologico non è affatto tracciato. Qui non c´è la rinascita di una donna quarantenne ma soltanto un "risveglio" sessuale di una femmina annoiata che sfocia in erotismo spinto e nulla più. Lo scritto non si riscatta nemmeno quando la protagonista chiede al suo amante qualcosa di più del puro piacere fisico perché poi pur di non perderlo si sottomette al punto di accettare perfino di essere considerata "donna oggetto" ma ormai per il copywriter Elena che ha voluto giocare a carte scoperte dicendogli di essere innamorata e gelosa non è più interessante. Allora non resta che andarsene e fare del proprio meglio per dimenticare e per dimenticarlo. Il finale non riserva sorprese, il racconto si adagia in una comoda conclusione che lascia insoddisfatto me lettore. Le premesse da copertina erano tutt´altre. Un libro in cui non è presente un ritratto definito e intenso dell´universo femminile e che ha deluso le mie aspettative.

venerdì 14 ottobre 2011

Autogiudizio (di Rocco).


Se davvero tu uomo hai subito cattiverie gratuite (ma non lo metto in dubbio) allora mi convinco che in giro c´è davvero gente cattiva. Altro che radical-chic. Come diceva Diaco o meglio Celentano questi non sono rock. Credono di essere rock ma sono soltanto un flop -aggiungo io. Ma, direbbe ancora Adriano: “a queste persone qui non bisogna dargliela mica vinta… Oh scherziamo bisogna combattere i prepotenti“.
L´altro giorno su facebook che io aborro come la cacca pelosa di un cane che si attacca sotto le suole delle scarpe, ho scritto che l´associazione dei cretini il cui numero ha raggiunto ormai la metà dei residenti in Italia mi vuole denunciare. Capite? l´assocretini vuol farmi causa... Scherzi a parte, ieri una certa Stella P.(ma a me piace storpiargli il nome), dicevo una certa "Sctella Pe…" ha scritto sulla sua bacheca che Vasco Rossi dovrebbe vergognarsi... Sono intervenuto ed a quei "scrittori" in erba (fumata) ho chiesto che voto si davano visto che mettevano il voto a tutti... così giusto per vedere se questo era consono con il voto della giuria di X Factor... Inutile dire che la Pe… mi ha subito cancellata dalla sua collezione di facce.
Sul social network sono arrivato alla mia terza vita... nella prima aggiungevo solo volti che avessero il mio stesso cognome... Avevamo fatto anche un club qualcuno aveva trovato pure lo stemma del casato figuratevi! Nella seconda avevo in lista vip a iosa. Nella terza facce anonime, gente da "io ti aggiungo tu mi aggiungi ma quando si parla?" (c´è pure un gruppo con tale nome). Adesso non mi resta che iscrivermi a google+ ma nessuno ancora mi ha invitato.
L`impressione è che in me ci sia una buona dose d´incoscienza... Ma non è una opinione negativa o un giudizio sommario, io vivo da equilibrista: più temerario di indiana jones (si scrive cosi?) più interessante della gioconda!
Una frase che ultimamente è diventata di uso frequente e che mi fa sorridere è questa: “devo lavorare su me stesso, su questo difetto, sulla mia tendenza a… Più che altro è la frase che mi fa allargare le labbra non la sostanza! Ma che significa? È un modo di dire?? Fa parte dell´evoluzione del linguaggio e della specie?? Boh. Io ho sempre pensato di essere molto matusa rispetto ai giovanotti che sento e che vedo per strada o... ma anche nel fisico!!! Quelli della mia generazione nascevano più scemi e crescevano meno in statura… Mi vengono i brividi a leggere che i maschi giovani d´oggi hanno le palle glabre, molti si depilano ovunque... mi sento a confronto molto "datato" come un homo cepranensis anche se non sono peloso!

Con le donne sto in prima linea a “sbirciarle“. Donne che lavorano tutto il giorno, si fanno il mazzo per costruirsi un futuro decente, pronte ad essere mogli, madri, infermiere, cameriere e quant´altro per amore di un uomo...
Non pensiate che non le rispetti e che non sappia cogliere il loro punto di vista è solo che a volte proprio non le capisco.

Ho una tastiera tedesca faccio fatica ad accentare le parole, ma non mi preoccupo perché siete voi a non
preoccuparmi, o meglio adesso non più ma c´è stato un momento in cui credevo mi aveste "bocciato" all´esame, in quel momento il mio intuito lampeggiava come una sirena d´allarme e ripeteva: “lascia stare, sei uno stronzo vedi che quelli ti mandano affanculo; a che ti serve scrivere... che vuol dire questa frase... ma sarà… Sarò down?

Quanti dubbi, quante incertezze mi assalgono...


Ehi tu, lavori in un McDonald´s? Anche qui ce n`è uno anzi un McDonald´s e un Burger King, uno di fronte all´altro, fanno a gara a chi spara più odori di pommes fritte. Ogni volta che passeggio in zona posso sentire il puzzo (per alcuni l´odore) di grassi bruciati e olio fritto che si sprigiona nell`aria. Gli adulti con la scusa di portarci i bambini si sparano un doppio burger alla faccia del colesterolo! Mi vengono in mente i passerotti del fast food di Milano quello vicino al duomo. Anch`essi frequentatori assidui... Sono talmente grassi che non decollano da una vita. Hanno dimenticato cosa significa volare... Non saltellano nemmeno più. Spizzicano pezzi di pane farcito e patatine a più non posso, sono strafatti di crack!
Ma questo non toglie nulla al tuo lavoro anzi ti nobilita ancora di più, mai, ripeto, mai vergognarsi per il lavoro che si svolge. Ti posso dare un bacio- se sei donna- di ringraziamento per quello che fai per te stesso e per gli altri?? Si ma adesso portami subito una porzione di patatine e una birra alla spina che ho sete!!!


E tu mio
corrispondente? Quanti interlocutori hai via mail e che posto occupo io? Speriamo di non uscire fuori classifica... Io che vorrei essere tanto un individuo “autre catègorie“. Io che ti ho trovato ma non posso averti... Ti è mai capitato di sentirti impotente? Non dico dal punto di vista sessuale ma di voler fare o dire qualcosa a una persona e non riuscirci per un motivo qualsiasi... Io spesso mi sono sentito così e a volte il mio senso di inutilità è andato molto oltre... Forse per questo non ti scriverò più.

E tu che hai i genitori separati come ti senti? Da piccolo quando la domenica pomeriggio la porta della loro stanza da letto si chiudeva, dall`altra tua stanza, hai mai aspettato che si aprisse mentre magari giocavi con le bambole o sentivi tutto il calcio minuto per minuto alla radio scassata? Hai mai pensato che qualsiasi cosa facessero li dentro fosse qualcosa di bello riservato solo a loro e che stavi vivendo anche tu di riflesso una bella giornata?




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martedì 4 ottobre 2011

Io e le donne

...Allora ho ripiegato sulla spensieratezza. Quanti giorni ho trascorso in modo così spensierato da dire: it`s a beautiful day today. Forse uno o due. Tutte le altre volte mi sono precipitato davanti allo specchio per guardare fino a che punto la giornata mi aveva stropicciato. Hai una faccia che fa schifo mi dicevo, guardati!! questa camicia e i capelli tutti sottosopra, pieni di vertigini! chi vuoi che ti pigli a te! sembri un ciuccio appena uscito dalla stalla. Sei un illuso credi di avere un fascino da attore hollywoodiano ma se adesso ti presentassi anche a cinecittá per una comparsata per te non ci sarebbe nemmeno un ruolo nei cessi a pagamento. Hai presente quello che raccoglie le monete nel cestino all´ingresso e che ogni tanto si alza per pulire la cacca ch`è rimasta attaccata alla tazza??
Ho pensato che dovevo smetterla di martellarmi i maroni... Dovevo decidermi... Non dovevo andare più davanti allo specchio a farmi umiliare da quella voce che non mi voleva bene... Quando esci non ci sarà nessuno che ti chiederà se sei felice e allora a che serve scervellarsi affannarsi se a nessuno importa. Sai oggi sono felice... "bene sono felice per te, sono felice che tu sia felice" allora pensi che se questo è felice solo perché io sono felice allora la felicità non ha nessun valore. Ha subito l´onda dell´inflazione come la parola amore che dopo essere stata abusata nelle frasi dei cioccolatini è stata ripetutamente violentata da quelle coppie che anche in procinto di divorzio continuavano a chiamarsi amore. Amore mi dai, amore mi passi il sale? Amore ma che fai mi tiri i piatti, amoreeeee. Dai mi fai male con quella caraffa... È la forza dell´abitudine smetti di chiamare qualcuno per nome e inizi a dargli i nomignoli... Topo, orso... vuttazziello intufato. Che sarebbe un sottotipo, un nano ma non troppo che in più è in sovrappeso.
Mi sento fantozzi. Venghi venghi ragioniere, si segghi... Com`è umano lei... è la poltrona di pelle umana questa???

Ritornasse la voglia di avere un figlio cantava il sorcio Renato...
Non mi permetterei mai di scherzare sulle aspirazioni naturali di una donna. Poi per me le donne sono come ma_donne... nel senso che sono sacre, intoccabili. A volte su di loro c è troppa violenza, troppi mascalzoni... Io arrivo dopo e con i miei superpoteri le salvo. Le tolgo dalla sofferenza, gli resetto la memoria. Una sorta di rivergination mentale la mia operazione... ma non le tocco, non le sfioro per timore di sciupare tutto. Scopo poco per non rovinare il quadro, per non sporcare l´affresco... sembrano parole di un malato di mente. Il mio motto è parlare ma non toccare, per pudore??... Una volta una ragzza milanese mi portò in riva al mare, mi diede un bacio e mi chiese se fossi pudico. Io non capivo quel termine, non capivo cosa volesse dire ma ero tremendamente in imbarazzo. Mi aveva adescato e forse ai suoi occhi apparivo come un tipetto sveglio. Immagino la sua delusione, si aspettava i fuochi d´articifio ed invece ho fatto fetecchia si dice dalle mie parti... E che fetecchia! quando deludi una donna dal punto di vista sessuale non credo che possa mai perdonarti... Le donne quando fanno sesso o ancora meglio quando fanno l´amore si caricano, si rigenerano pervase da fresca energia, forza centrifuga (e che centrifuga) mentre un uomo si svuota. È come se ogni volta dovesse resettare i testicoli, uno svuotamento incredibile. È il gioco dei ruoli che la natura ci ha voluto assegnare. Ecco io nell´ambito dei caricabatteria sono uno da 500 Ampere!!! e pensare che in commercio si trovano oggetti che supreno i 2000A... mi fa sentire ancora più piccolo del vottazziello intufato...

venerdì 16 settembre 2011

Le stagioni

Stanotte quando sono andato a dormire il cuscino era gelato, non riuscivo a prendere sonno, mi giravo e rigiravo in una sorta d´inquietudine fisica... Avevo bisogno di muovermi, mi sentivo oppresso come in una buca mentre qualcuno ti getta terra addosso per coprirti... Mi sono spaventato ed ho traslocato sul divano! Stamane mi sono svegliato con la sinusite e il mal di testa... Sono un super concentrato di umidità... Ho sbrigato le solite faccende e tra un algoritmo e l´altro ho deciso di pigiare i tasti della tastiera non per destinarli a formule e schemi ma a "combinati disposti" di lettere che danno vita ad una parola di senso compiuto anche se ho una gran voglia di comporre una serie infinita di neologismi e avere pure la pretesa di essere compreso.
Non so perché ma quando scrivo ho il bisogno d´immaginare di rivolgermi a qualcuno altrimenti non ci riesco... Non riesco ad esprimermi come vorrei e non trovo nemmeno le parole giuste, se poi quel qualcuno è una persona conosciuta e di cui provo affetto allora starei li ore a raccontare...
Mi piace il mio mondo, come l´ho costruito, le cose che ho voluto e l´ambiente tranquillo che mi circonda... Vorrei condividerlo certo, vorrei che chiunque mi leggesse provasse una sola volta ad immergersi nell´atmosfera del posto in cui vivo. Io l´ho scelto, io l´ho voluto e adesso desidero solo godermelo... Di sera mi concedo una camminata tra le vie di questa cittadina... Vie dove le automobili non passano perché sono strette e piene di osterie e cantine dove ci s´incontra per bere un bicchiere di vino e ridere in compagnia... Ci sono ancora quei pub dove gli avventori si divertono tirando le freccette. Io non entro ma ogni tanto sbircio da fuori per appagare la mia curiosità non di un forestiero ma di straniero cioè di uno che ha abitudini e stile di vita diversi ma che qui ci vive ed è uno del luogo... Io a quella gente bene o male appartengo. Quando sono venuto qui ad abitare il sindaco mi ha mandato un invito per conoscermi... No, non era solo rivolto a me ma a tutte quelle persone che erano venute in quel mese a vivere nel suo comprensorio... Non mi sono presentato ma adesso, a pensarci meglio, credo di aver sbagliato! anche se per me la partecipazione democratica, ultimamente, un poco mi scoccia.
Nel mese di Luglio mi sono dato un obiettivo difficile da raggiungere: dimagrire! Il punto esclamativo indica che lo scopo era categorico. Ci sono perfino riuscito ma una volta in Italia ho mangiato pure l´immangiabile...
Settembre poi a me mette malinconia... Con la sua arietta sottile e quei giorni che passano lenti mentre le vetrine si riempiono d´autunno e davanti alle scuole si formano i soliti capannelli di studenti svogliati di tutto perfino della vita. Tutte le cose intorno ti dicono che le foglie da qui in avanti cadranno sempre più copiose, che le giornate si accorceranno quel tanto da farti sembrare il colore grigio scuro ormai quello predominante. Verranno giù piogge, temporali e... mi fermo qui perché non voglio essere catastrofico. Allora sogno l´ottobre d´oro (qui lo chiamano così) quelle ottobrate dove il sole splende tiepido e di sera cala giù il nebbione assieme alla rugiada nei campi di castagni che succhiano dalle radici l´humus per far si che i marroni lievitino nei loro ricci. Il vino novello appena stappato, il tepore della coperta sul divano, un buon libro...
Novembre invece mi dice che la stagione volge ed io non so aspettare, guardandomi allo specchio vado in cerca di nuove rughe... Misuro i danni visibili del tempo che passa, mi affanno a trovare nuovi rimedi, cremine dai miracolosi effetti anti età... Ed è in questo semi terrore di invecchiamento precoce che mi avvio ad affrontare l´inverno con i suoi cristalli di ghiaccio che scendono copiosi fino a coprire le vie di questa città... Non aspetto il Natale come potrebbe aspettarlo un bambino anzi l´idea dei regali mi stressa. Tutto mi stressa, i pranzi, le cene, i cenoni e perfino le lucine intermittenti. Quando faccio l´albero mi viene storto, lo farcisco a dovere ma comunque non sembra un albero di natale somiglia di più ad un salice piangente e mi mette tristezza perché li sotto non ci sono regali per bambini... Sì, mi piacerebbe avere un figlio. Sì un figlio, non un bambino ma un figlio... perché i bambini quando crescono diventano figli, non sono più bambolotti da allattare, cambiare e vestire... e un figlio è si fatto a tua immagine e somiglianza ma è altro da te e non puoi controllarlo come si controlla un aeroplanino telecomandato, non puoi dirigerlo a destra e a manca, farlo atterrare a piacimento. Devi dargli solo il carburante e poi sperare che i decolli e gli atterraggi della vita siano i meno traumatici possibili... Io non potrei, da interventista, essere mai un buon padre, farei di tutto per pilotare io quell´aeroplanino, sarei apprensivo come non mai, andrei perfino all´università per sostituirlo agli esami nel caso fosse un pessimo studente. No, non posso essere padre perché non sono mai stato figlio... Dovrei aprire un altro capitolo: "genitori e figli e distinzione dei ruoli". Avete tempo???

giovedì 15 settembre 2011

Mi piace immaginare

... che sei di fronte a me mentre ti scrivo. Mi piace immaginare mentre guardi con occhi incuriositi il mio volto che assume espressioni buffe... Mi piace toccarti dolcemente, nei punti dove la tua sensibilità si accende. Mi piace sfiorarti le labbra, sentire i tuoi muscoli irrigidirsi.
Ho bisogno di te, della tua testa, dei tuoi pensieri... Dei tuoi baci, delle tue carezze. Ne ho bisogno per ricambiarle con la stessa voglia. Ho bisogno di sentire la tua presenza anche quando si ha voglia di stare soli... sapere che ci sei, che sei li; che ti sei data. Niente di più, niente di meno.

venerdì 12 agosto 2011

La coscienza di Rocco

La coscienza di Rocco è soltanto di Rocco, non è la mia! Anche in passato mi hanno chiesto se fossi io quello del cortile di gio… Non sono io. Tutto è ornamentale diceva Troisi in “ricomincio da tre” ed io dico che tutto è inventato. Lo dicevano anche a Woody Allen. Pensavano che nella vita fosse uguale come nei suoi film…”.
Ah, quasi dimenticavo anche Rocco (e la sua coscienza) non esiste.




Ho trascorso il weekend come un automa poi volevo uscire dal mio corpo metallico, riappropriarmi delle mie sembianze umane... Volevo io che spesso brucio nel fuoco dell´indifferenza. Ieri ho vagato per le vie di questa città straniera in cerca di volti che potessero darmi conferme e smentite e mentre camminavo riavvolgevo con il tasto rewind il mio passato. Mi sono venute in mente giornate che mai avrei creduto di conservare nella scatola della memoria... sarà il fatto che sto a dieta intervallata da eccessi di fine settimana che si concludono in comatose serate dove sorseggio vino per dimenticare di essere stato troppo a lungo a disposizione e poco attento a me stesso.
Arrivo sempre dopo, a cose fatte, a storie finite. Anche quando conosco una donna se mi piace
mi chiedo per che cazzo il destino non me l´ha fatta conoscere prima ma prima di chi? Prima di "coso" di quel tale di cui mi ha raccontato e che gli ha cambiato la vita, l´ha delusa, ferita, ingannata... E adesso io che mi prendo i resti? gli avanzi del cannibale? Ho di fronte a me una donna psicologicamente provata, distrutta e senza più un briciolo di autostima. Cosa ci faccio con questa... Mi guarda, la guardo... mi sento in colpa . Mi sento come quei sciacalli che rubano nelle case abbandonate nel tentativo di salvarsi dalle catastrofi naturali... Rubo. Se te la porti a letto sei un ladro, ladro di coscienze. Come puoi approfittarne di una che non vuole altro che bagnarti un po´ la spalla e provare a far uscire fuori tutto quel male che il mondo gli ha regalato così in modo gratuito senza che glielo avesse chiesto, senza volerlo veramente... Era li in quel centro commerciale a confrontarsi con il fisico del manichino esposto in vetrina... sarò più alta, più magra? e quel vestito mi starà uguale bene come a lei. Poco ci mancava che il fantoccio si animasse e si instaurasse un dialogo reale... mentre era assorta in questo delirio pret a porter ecco che spunta da dietro e dal nulla lui, il signore degli anelli che non è un personaggio del romanzo di Tolkien ma un meschino impalmatore. Uno che mentre ti promette la vita, il santo Graal e il giro del mondo in più di 80 giorni t´infila un brillocco al dito e ti fa sognare anzi ti fa sentire proprio il suono delle campane, il rumore del riso che zitelle incallite lanciano nella speranza di acchiappare più tardi il bouquet che la sposa lancerà in modo del tutto casuale. Ora tocca a te donna che hai avuto la fortuna di acchiapparlo e chissà perché ogni volta che una nubile prende al volo il mazzetto di fiori profumato si gira intorno a guardare se il principe azzurro é già nei paraggi pronto alla crocifissione, al sacrificio eterno...

“Io, .............., accolgo te, ................, come mia/o sposa/o.
Con la grazia di Cristo, prometto di esserti fedele sempre,
nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.”

E vai?!!! Una botta di vita il matrimonio!!! E poi?? E poi pigiate a più non posso nel tentativo di avere un figlio che lei tua moglie ti rinfaccerà di aver cresciuto da sola mentre tu eri non si sa dove a fare non si sa bene cosa… ma quando suo figlio, perché ormai è solo suo, arriva ad una età in cui inizia a far tardi la sera ed a tornare a casa per caso, solo perché ha azzeccato la toppa giusta del portone allora improvvisamente quel figlio diventa anche tuo: devi iniziare a prenderti le responsabilità di padre; devi seguire di più tuo figlio, informarti, parlarci e bla bla bla... Ovviamente inizi a pensare quanto di disinteressato amore ci fosse in quelle scopate che la tua cara consorte ha scientemente programmato per te. No, per carità è un piacere oltre che un dovere coniugale ma almeno dopo la performance un fumatore vorrebbe accendersi una sigaretta per compiacersi di come é stato bravo e appagante ed invece devi aiutarla a sollevare le gambe ed a mantenerle così per un tempo indecifrato (di solito quando anche i talloni diventano viola paonazzo) in modo che gli spermatozoi arrivino più in fretta alla meta. Se senti un urlo che arriva dall´imbuto vaginale, un: "goal", allora vuol dire che hai fatto centro! Almeno a qualcosa servo penserai...



domenica 31 luglio 2011

Facciamo il punto?




La Norvegia era un paese tranquillo eppure...

Quando succedono fatti di cronaca così efferati ci chiediamo il perché e quello che é successo
ad Oslo è stato ben spiegato dall´autore stesso.
Egli ha voluto colpire i laburisti, forza politica a suo dire benevola verso i musulmani.

Intolleranza o pura follia?

Follia non credo... Direi fanatismo.

In Italia Borghezio condivide...

Si, mi viene da pensare un po` alla storia delle brigate rosse molti condividevano l`ideologia ma al netto delle azioni...
Che Borghezio dica e pensi quello che vuole! non è pericoloso. A chi interessano le sue scuse o le sue idee! Alla Norvegia? All´Europa? Mettetevi in testa che all´estero l´Italia è vista come un paese insignificante con l´aggravante Berlusconi...

Già L´Italia...

Non so se questo popolo sarà in grado un giorno di indignarsi... Forse lo farà quando sarà tardi ma meglio tardi che mai tanto per entrare nei luoghi comuni.
Di qui a poco la Grecia fallirà e credo che l´Italia farà la stessa fine ma non crediate che sia un male...
Per risalire a galla bisogna prima toccare il fondo e fare pulizia dal basso. Il ciarpame non sta solo nella politica e negli affari...
Penso ai troppi divi dello spettacolo, alle attricette ed ai mezzi artisti. Ce ne sono fin troppi! La maggior parte mediocri.
Questo è un paese capace di scendere in piazza per dire no alla corona ma ha una benevolenza enorme verso Corona Fabrizio.

I fatti di cronaca recenti sono un indicatore dello scarso valore che si attribuisce alla vita...

Certo, quando si pensa che la chiesa che doveva dare l´esempio ha al suo interno i preti pedofili allora l´uomo della strada non crede più a nulla, non ha più punti di riferimento, non ha una morale ed anche la vita umana non ha valore. Puoi uccidere e farla franca questo ormai é il concetto predominante ed i fatti di cronaca ci portano in questa direzione.

E le trasmissioni tv che speculano su questi fatti di cronaca?

Trasmissioni deprecabili si, ma é sempre il pubblico che decide e se decidesse di non guardarle certe trasmissioni allora secondo la logica dell´odiens queste dovrebbero chiudere. Poi c´è il rovescio della medaglia ovvero i familiari delle vittime che andando in tv
credono di ottenere una giustizia più efficace e rapida... E che dire poi degli avvocati dei carnefici che anch`essi vorrebbero ottenere lo stesso risultato ma in più con un bel carico di notorietà...
Se fosse davvero così, se cioè bisogna andare in televisione per far si che gli inquirenti facciano a pieno il loro dovere allora si creerebbe un precedente inquietante e allarmante.
Sarei davvero preoccupato se qualcuno mi dicesse per esempio che Sarah Scazzi ha ottenuto giustizia perché la mamma è andata in tv mentre per Yara Gambirasio, i cui genitori hanno scelto di non apparire davanti alle telecamere, si é ancora in alto mare.
I processi non si fanno in tv e chi specula su certe cose dovrebbe vergognarsi.

Le agenzie di rating sembrano fare il bello e il cattivo tempo.

Non si possono seguire certe logiche di mercato... Non puoi alzare l´età pensionabile a 90 anni perché un´agenzia ha previsto nei fondi del caffè che il tuo paese è e sarà sempre più pieno di debiti.
Quando nel 2008-2009 c´é stata la "grande crisi" tutti i paesi che contano erano d´accordo a mettersi attorno ad un tavolo per scrivere nuove regole.
Questo non é successo anzi sembra che il libero mercato sia più forte che mai e deciso a spazzare via quel minimo di potere politico che ancora vuole mettere dei paletti alla finanza. Ma sappiate che se il capitalismo fallirà non saranno mica i poveri a rimetterci. Questo almeno penso sia chiaro ai più. Si perderanno i posti di lavoro ma i capitalisti perderanno ciò che di più caro hanno al mondo: il dio denaro! e senza quel dio ci sarà una sorta di ground zero. Tutto si mescolerà! Come in un dopoguerra, si apriranno nuove prospettive.


L´augurio?

Intanto buone vacanze d´Agosto a chi potrà andare in vacanza... A tutti gli altri, che credo siano la maggioranza, dico di non disperare perché nonostante il mondo sia pieno di furboni e farabutti alla fine le cose si aggiustano sempre anche se il prezzo da pagare sarà alto.
L´importante é che non paghino sempre gli stessi.
















giovedì 21 luglio 2011

Il treno

Il treno e quel binario e sopra ad una panchina una donna bambina coi capelli rossi si specchia nel display che ha tra le mani. È in attesa di notizie. La osservo, la guardo con il timore che possa accorgersi di me. Accanto due ragazzi si promettono baci eterni e si sorridono; si accarezzano e versano lacrime che nessuno può asciugare. Raccolgono tutto il loro coraggio si danno la mano e come in una danza aspra i loro corpi s´intrecciano.
La donna bambina aspetta, muove compulsivamente le gambe, di li a poco arriverà anche il suo treno, rosso come i suoi capelli.
Immagini che ritornano, volteggiano e mi confondono. La guardo ancora sperando che questa volta quegli occhi ricambino i miei. Spero... Eravamo in due e adesso ci divide un binario e un convoglio che velocemente spezzerà l´illusione di aver amato. Cosa c´è di più triste dell´ aver creduto di amare per poi
cadere ancora una volta in quel gioco crudele delle promesse.
Il tempo correrà come questo treno che anche per me é arrivato! Nemmeno il pianto lo ha fermato. Dal finestrino osserverò colline e valli, mi lascerò alle spalle quel mare, le parole che non ho detto e il tempo per spiegarle.

La necessaria calma adesso mi sorprende e mi fa sciogliere quel nodo in gola che ho creduto mai potesse dissolversi.
Adesso che sto qui a ricordare, risento la sua voce e si riaprono vortici, correnti che credevo di aver messo in quarantena...
La zingara che lesse le mie carte mi parlò di un treno... un treno che velocemente portava via quello in cui avevo creduto... Già! Il treno e quel binario e sopra ad una panchina una donna bambina.

martedì 5 luglio 2011

sabato 18 giugno 2011

Maggio

Era Maggio era notte
chiara, dolce, sospesa
andava incontro a quella notte
alla sua essenza piena purezza.

Era Maggio era notte
lo sguardo di lei ad illuminare il volto
lo sguardo di lui a mirare in basso.

Non era la notte dei misteri
dei riti maledetti
dei patti diabolici.
Era solo la notte di Maggio
la notte del viale fiorito
illuminato dal cielo stellato
e dagli occhi di lei
e lo sguardo di lui
nella notte di Maggio
nel viale fiorito.

Sono

Sono stanco di venirti accanto
mentre ti scosti
sono un sasso lercio di catrame ormai...
Mi arrampico con le braccia stanche di gesti
le mie braccia contro i tuoi colpi di judo
l`uno dopo l´altro...
Le mie mani contro le tue mani di gesso
l`una accanto all´altra.
Il mio sguardo di rosso è senza movimento
è la mia non presenza.


giovedì 26 maggio 2011

Lampi di un giorno qualsiasi

In questa città piena di luci dalla mia stanza vedo un aeroplano sembra fatto di carta di giornale poi una strada e facce e sagome e noi che ce ne stiamo qui a guardare da dove vengono e come se ne vanno... Se in questo istante chiudessi gli occhi vorrei ritrovarmi con te in un posto tranquillo senza più grattacieli, metropolitane che s´intrecciano e confondono le nostre storie fatte di terra contadina e di vecchio mare. Nella mia stanza cerco di capire ciò ch`è rimasto di noi... Mi chiedo se c´é ancora un viaggio da fare insieme e se questa volta andremo più lontano... In questi lampi di un giorno qualsiasi ho ancora voglia di capire cosa siamo.

domenica 22 maggio 2011

Caro lettore ti scrivo

Non accetto l´idea che la gente m´ignori! Anche quando cammino per strada vorrei che mi osservassero con lo sguardo di chi brama... e invece io come un qualsiasi altro individuo, in genere (salvo rare eccezioni) trascorro l´intera esistenza circondato da milioni di persone che non mi vogliono, che non mi pensano e tantomeno mi desiderano... l´indifferenza è quella che incontro ogni volta che metto piede fuori dalle mura di casa... finanche nello scendere le scale o nell´imbarazzo "ascensoriale". Posso sentire il suo odore che coincide con l´umido "filaccioso" odore degli altri... e sappi che nemmeno mi consolo al pensiero di non essere il solo ad essere dribblato, schivato, evitato, discriminato, escluso, nella giungla metropolitana come nel paesetto provinciale. Se l´uomo è un animale sociale mi chiedo come mai trascorre la maggior parte del suo tempo a scansare ed a fottere il prossimo. Domanda insoluta... e non ti azzardare a darmi una risposta perché te la smonterei così come demolirei qualsiasi altro tentativo di giustificare la maleducazione e lo strafottente edonismo che gli italiani ostentano.
No, non sono matto e non faccio nemmeno finta di essere ad Hyde Park nello speakers`Corner ad improvvisare il mio delirante monologo... Dico solo o meglio scrivo solo delle cose che lasciano del tutto indifferenti chi le legge- tanto per restare in tema.
Ora schematicamente, scolasticamente, dovrei rispondere alle tue domande ovvero chi sono veramente… mentre invece a me piacerebbe scrivere sui massimi sistemi, annoiarti con le mie inconcludenti frasi di attore fallito che recita un ruolo non ben definito... medita ai bordi della follia ed ha pure pretese! In primis quelle di sapere tutto di te ancor prima di dirti tutto di me...
Non mi spaventa il fatto che anche tu resterai indifferente davanti a queste righe così ingarbugliate, disordinate, frutto del mio disordine mentale. Mi spaventerebbe invece la tua attenzione, la tua curiosità. Sono qui in attesa dei fuochi d´artificio!!! mi piace leggere storie "inedite". La tua lo è ??? Oppure sei il vuoto nel vuoto!!!
Già... chi sei, chi sono, chi siamo... Adesso, proprio in questo momento in cui i tuoi occhi si posano su queste parole, starai pensando a quanto farraginoso io sia ed a quanti puntini sospensivi ci sono nelle mie frasi sconclusionate. Si, mi piacciono!!! Adoro i puntini sospensivi perché lasciano spazio all´immaginario, a quello che le persone non dicono ma che si può leggere tra le righe... Non sono inutili orpelli ma spunti di riflessione, metafore mai scritte ma che si intuiscono nel mare delle combinazioni che l´alfabeto ci offre...
Che altro dire di me oggi, ora, nello stesso istante in cui qualcuno sta nascendo e qualcun altro sta morendo... Sono importante??? A cosa servo? Sono utile? Indispensabile?? Interesso a qualcuno??? Ho qualcosa da dire???
Mi accingo a concludere lasciando ogni aspettativa al caso, al destino, che per un istante ha voluto che io e te c´incontrassimo nel labirinto della rete, in quei terminali nervosi centro d´interesse che ci fanno comunicare nel cyberspazio attraverso i server e le memorie virtuali. E ricordati: solo apparentemente siamo liberi in questo mondo virtual perché anch´esso crea dipendenza.

Un saluto.

Giovanbattista

martedì 17 maggio 2011

Facce da facebook

Anche se avete ragione in tutto volevo ricordare a voi facce da facebook che i social network in primis servono a socializzare. Voi avete soltanto fiutato l´aspetto propagandistico e tralasciato quello interpersonale. Che dire poi delle stringate righe piene di nulla che pubblicate nella speranza che qualcuno le condivida. Dei vip o presunti tali che promuovono in modo eccessivo il proprio ego spinti dalla smania di successo che gli italiani con magnanima bonarietà attribuiscono pure al più ciuccio dei ciucci nel mondo dello spettacolo... Si sa: lo specchio spocchia!!

venerdì 13 maggio 2011

La vita tra il senso e lo scopo.

Ho sempre ammirato chi ha memoria e non soltanto quelli che ricordano date, nomi e volti ma anche chi si ricorda fatti e avvenimenti che per i più vengono bollati come acqua passata. Noi stessi siamo la sintesi del nostro trascorso. Cose ovvie, perfino inutile ribadirle qui, ma se mi guardo intorno sembra che certi concetti “stra_scontati” lo siano solo in apparenza; in effetti la maggior parte di noi guarda al futuro e dimentica il passato. Se dovessi citare degli eventi che vengono da molti ricordati citerei la nascita e la crocifissione di cristo oppure lo sterminio degli ebrei nei lager nazisti. Avvenimenti che sono entrati a far par parte della memoria collettiva e che vengono difesi e salvaguardati da istituzioni come la chiesa cattolica romana e le varie istituzioni ebraiche.
Nel mondo circolano voci che negano l´esistenza dei lager nazisti e sempre più forte è il coro che vorrebbe la chiesa di Roma più aperta alla modernità. Certo tutto è possibile, tutto si può fare ma credo che se mai ci fosse bisogno di nuove e più moderne regole queste dovrebbero essere dettate da chi si trova più in alto del papa… La chiesa ed i suoi gerarchi non sono altro che una matita in mano del signore: il disegno è suo come disse madre Teresa di Calcutta. Quindi coloro i quali vorrebbero più modernità dovrebbero fare un appello non al papa ma a Dio ed auspicarsi una revisione delle tavole date a Mosè da parte dell´autore.

Quando in Giappone è avvenuta la catastrofe di cui siamo a conoscenza credenti e non si sono chiesti, come sempre accade in questi casi, come mai Dio permetta tutto ciò, una domanda che forse incute timore ed è fonte di incertezze perfino negli alti vertici della chiesa.
Ho provato senza presunzioni di sorta a ragionarci sopra e sembrerà strano ma anche il mio cervello, non particolarmente dotato, è riuscito ad elaborare una risposta. Certo la mia è una congettura influenzata dalla fede che mi fa credere fortemente al fatto che il nostro corpo non è altro che il guscio che contiene qualcosa di più prezioso che è l´anima.
In realtà a Dio non interessa il nostro scheletro ricoperto di muscoli e quindi la morte e la sofferenza dell´uomo non è un avvenimento rilevante ed interessante. Essa è assegnata al caso, al fato, al destino ultimo. Gesù stesso quando viene crocefisso subisce atroci sofferenze eppure Dio non fa nulla per risollevarlo in quei momenti.
Il Signore ha creato l´universo con le sue leggi che una volte assegnate diventano indipendenti e quindi non più soggette ad alcuna volontà ed ha scelto un posto, la terra, dove l´anima assume una dimensione umana nel corpo che è materia ed attraverso lo spirito si esprime e compie atti che vengono vagliati e giudicati al fine di stabilire se meritiamo o no di esistere in un´altra dimensione fatta di sola anima e il luogo di esistenza di questa anima potrebbe essere il paradiso.
È qui sulla terra che veniamo giudicati. Noi viviamo per meritarci il paradiso o almeno un posto dove la nostra anima possa trovare la sua collocazione, questo è in sostanza lo scopo della vita e di conseguenza il senso della vita è un concetto che appartiene più a Dio che all´uomo.
In parole povere lo scopo della vita riguarda gli umani ed è quello di compiere atti idonei a far si che la nostra anima esista in un altro luogo preposto, mentre il senso della vita ci viene dato da Dio che crea l´universo e le sue leggi che ci permettono di vivere e morire. La morte sancisce il passaggio dell´anima in un luogo nuovo ma non ci è dato di sapere se in questo luogo ci sono regole, leggi e più in generale se la nostra anima sarà ancora una volta vagliata per stabilirne un ulteriore destino.

martedì 8 marzo 2011

Un´isola

La fuori il sole è alto... persone e cose sono come morte... ed è in questo silenzio che mi viene in mente un`isola, una estate, un´automobile, una canzone di Laura, il vento sopra le teste, la spiaggia deserta, un fresco pergolato; le corse pazze, quel ristorante sul mare, il nettare degli idei; quel ferragosto e quella nave diretta verso l´Egeo che si faceva sempre più piccola fino a sparire.
A fiskardo il vento soffiava forte, fischiavano le rande e il tintinnio dei tiranti col suo dolce suono quasi mi cullava.
Mi vedo ancora li immobile tra gli scogli a ripararmi dal grecale e con esso anche dal timore di non essere stato all´altezza.
In fuga da me stesso, mi scrutavo le mani e il volto riflesso nell´acqua cristallina alla ricerca di una ragione. Pensai a quel che era accaduto, alle mie aspettative ed a quella realtà che mi aveva deluso, ingannato.
Partii per non ritornare mai più e fra quelle onde, che quella barca sopportava, la calma finalmente raggiunse i miei arti fino ad allora tremolanti. Raggiunsi la terra ferma e li marcai il punto del mio non ritorno. Stavo chiudendo la porta ad un passato che mi aveva ferito ma la mia era soltanto una illusione del momento visto che oggi sono qui a ricordare... e non nascondo la voglia e il desiderio di tornare in quei luoghi dove la fugacità di quella stagione lentamente ha scavato un solco profondo ed insanabile nella memoria di me ex giovane incosciente che come in una canzone era innamorato dell´amore e della vita.

giovedì 3 marzo 2011

Le stagioni

Le stagioni si susseguono, mutano i colori, prolungano le ansie e le gioie in modo casuale... In una libreria qualcuno legge poesie ma sono in pochi quelli che le ascoltano. Come potrei sorridere a questi colori, alle gioie, alle ansie che ogni stagione mi offre! Adesso sono qui a ricordare ciò che è stato e ciò che avrei voluto ci fosse ma sapeste come vorrei essere altrove per non ritrovarmi in una vendita piramidale in cui tutto ha un prezzo. Mi hanno offerto di mettermi in vendita senza accessori per poi riscattarmi... Magari dovrò pagare un prezzo molto più alto che, col passare del tempo, potrebbe pure lievitare.

Sono fatto così. Io che fronteggiavo pericoli peggiori, adesso mi piego di fronte alla stupidità mia e altrui. Il tempo passa comunque ma... rimango sempre uguale a me stesso?
Vedrete che quando la bufera passerà, il filename nascosto apparirà chiaro e comprensibile.

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Solo una stella lassú
solitaria si spegnerà.



venerdì 21 gennaio 2011

Voglia di me sopra di te



Avrei voluto raggiungerti e rapirti,
portarti con me sulla mia isola, la nostra isola...
Li ti avrei sussurrato parole d´amore dolci e grevi allo stesso tempo.
Col dorso della mano avrei accarezzato il tuo viso e sbuffato fumetti dal mio respirare, dal mio ansimare...
Avrei gridato il tuo nome affinché tutti potessero sentire ma avrei taciuto la tua voce perché colma di disprezzo verso me.
Avrei tentato di baciarti… e tu li a respingermi a denti stretti.
T´avrei cinto a me con la forza del desiderio dapprima smarrito e poi ritrovato la tra le tue braccia che restavano tese come le tue cosce che accarezzavo e che di li a poco avrebbero ceduto all´ebbrezza dei brividi che lentamente solcavano i tuoi fianchi ormai vinti e la schiena sempre più curva pronta a ricevere l´impronta delle mie dita che vertiginosamente si spostavano da una parte all´altra fino a posarsi sul grembo ormai nudo...
Piccoli tocchi di baci sulla pelle e l´aria a gonfiare quel ventre per poi inarcarsi...
E tu immobile con quella voglia di fuggire via che lentamente svaniva man mano che le mie labbra, a piccoli sorsi, scendevano giù, sempre più giù.
Restavi sola, senza più difese, in fiamme e senza più lacci. Arsa dalla voglia che ormai era voglia di me e ancora voglia di me sopra di te.

martedì 11 gennaio 2011

Chiacchiere virtuali

Non sono certo due parolacce che rendono volgari una persona, come tu dici è l´attegiamento ed io che non ho sangue blu nelle vene, anzi..., di sicuro non mi scandalizzo. Ma vedi, in un passato non molto lontano, nel linguaggio parlato, usavo sempre la parola cazzo: che cazzo facciamo oggi, dove cazzo andiamo, che cazzo succede... questo termine per me era diventato un INTERCALARE e allora un giorno mi sono detto ma come cazzo parli!!! da allora ci sto più attento e soprattuto cerco di contestualizzare le parolacce. Qualche parolaccia può essere utile in un discorso per dargli enfasi, rendendolo così più "accorato" oppure in un salutare "sbroccamento", con gli amici in un luogo dove comunque si ha l´impressione di non dare fastidio al vicino (in un ristorante non direi mai una parolaccia per esempio) ma in altre occasioni e in altri luoghi credo che le parolacce siano fuori posto e inutili. Così come quando entro in chiesa lo faccio in punta di piedi e sto attento a non far squillare il telefonino, anche quando scrivo cerco di non usare termini scurrili perché la scrittura presuppone un minimo di riflessione; quella genuinità e quella istintività propria del linguaggio parlato qui viene a cadere e le parole possono essere cancellate, scritte e riscritte. Cosi se mi viene da dire "testa di cazzo" prima lo scrivo dando sfogo al mio istinto più coatto e poi ci ripenso e correggo in "testa di cocco" sarà meno incisivo ma più carino non ti pare??
L`altro punto su cui volevo intervenire rispetto a ciò che hai scritto riguarda il corteggiamento e rispondo che se avessi voluto flirtare con te non avrei avuto alcun problema a scriverlo chiaramente. Non essendo una persona timida non ho bisogno di tanti giri di parole per far capire quel che voglio o quel che cerco. Ma vorrei aggiungere che sono anche un tipo a cui non piace chiudere la porta in faccia a niente e a nessuno! Quindi: "mai dire mai" anche in questo caso mi riservo il diritto al ripensamento.

Non è vero che non ho letto nulla del tuo sito anzi credo di aver letto molto rispetto ad altri, in una condizione oggettivamente difficile (mi riferisco ai colori delle pagine) ma è vero che da qui a dire che ti conosco ce ne passa!! Non ti conosco ma intuisco e immagino che nel sacco dei ricordi ci sia anche una buona dose di dolore che non ti fa essere viva di baci, viva per amare e mi fermo perché non voglio alimentare il fuoco della discordia.
Certo che hai mille difetti!! Sei fumantina ti arrabbi per niente. Io vorrei ricordarti che noi stiamo producendo chiacchiere virtuali che con tutto il rispetto all´umanità non servono non essendo né di aiuto né di conforto e che se pure qualcuno giudica , parla e sparla senza sapere non è poi la fine del mondo!!! Dai non prendiamoci troppo sul serio!!! Sono altri i problemi! La fuori il mondo è pieno di gente che recita un ruolo e lo porta sul palcoscenico della vita! C´è chi recita bene, chi male... ma questo é un altro discorso. Sopporta chi per gioco o per stupidità entra nel tuo mondo cercando di ridicolizzare i tuoi pensieri intimi. Quelli sono tuoi e nessuno potrà mai portarteli via. Li c´é la tua vita, il tuo modo di essere... il tuo universo fatto di sfumature, c´é la tua essenza di donna ed é questo ciò che conta! Tutto il resto fa parte del gioco della vita, l´importante e che tu abbia sempre presente davanti ai tuoi occhi che quello che hai costruito é tuo e non sarà certo una frase detta in un modo piuttosto che in un altro a portartelo via.
Mi fermo qui!! Avrei tante altre cose da dire e da raccontare ma sono prudente! Mi metto sulla difensiva. Mi aspetto di tutto da te anche un vaffa!!!

sabato 8 gennaio 2011

Strafottiti anche tu

E si fa presto a dire stronzo!!! chissà forse per te ha un significato particolare questo termine, a me invece dice nulla o poco, forse perché ho il senso dell´humour che tu non hai??... a te ha bruciato la frase "ammesso che tu abbia qualcuno a casa che ti aspetti"; ti sei fatta prendere dalla sindrome della "trombata e abbandonata" e sei andata in paranoia con il sottoscritto! Capita! Che ci vuoi fare. Psicologia spicciola?? Non credo!! Il presuntuoso potrebbe farti rinsavire se solo tu lo volessi, ma non hai la serenità giusta per affidarti e fidarti di me, qualcuno dovrebbe trascinarti ma... E Se hai venduto l´anima al diavolo allora diventa dura anche per me esorcizzarti, non basterebbe l´acqua santa. Hai le tue certezze vero? tienitele, nessuno qui ha voglia di rubare il prezioso scrigno delle tue idee... per quel che valgono, per quel che servono...
Hai scritto tu che ti piace luca zingaretti o almeno un tipo come lui, ed io da stronzo ho voluto fare la battuta. Sorridi!!?? il dentista ha fatto un buon lavoro? come sono i dentisti del nord? Mi sono perfino mandato a quel paese da solo per compiacerti e tu che fai scassi i gabbasisi (gabbasisi non é una tua prerogativa) a me che in fondo ti voglio bene e ti accetto così come sei?
Bedda madre come devo fare con te!! siiii... i tuoi gusti... che sapore aveva il tuo partner?? se il prossimo lo scegli ancora secondo i tuoi gusti (taglia e colore) allora stai fresca!!!! A te ci vorrebbe davvero il terzo cane ma quello da guida! sai quei cani che usano i non vedenti? Poi ho scritto che non sono il tuo tipo e dovresti essere contenta no? mi sono auto escluso dalla cerchia dei candidati ma che vuoi di più! Non vorrai mica che ti faccia la corte!!! No, non potrei mai farlo sarebbe per me una mancanza di rispetto e non una strafottenza verso una bella signora dalle guanciotte colorate che merita ben altri palcoscenici, ben altre presenze.
Io scrivo, scrivo... ma poi mi chiedo se mai hai capito un`"acca" di quello che ho scritto! forse gli allucinogeni che ti regalano i tuoi amici carucci (non li puoi comprare con la paghetta) servono solo per i tuoi racconti sul blog. Forse mi capirai un giorno, però non prima di andare in menopausa quando gli ormoni prima ti prenderanno per il culo giocando a nascondino e poi ti diranno bye-bye per sempre. Allora piangerai, ma saranno lacrime vere, non come quelle che versi adesso sul tuo disordine mentale. Sono stato abbastanza stronzo? E tu sei abbastanza lucida?? Hai compreso ciò che ho scritto? Ho i miei dubbi!! Strafottiti anche tu se puoi!
Un bacio strafottente

venerdì 7 gennaio 2011

L´anno nuovo

L´anno nuovo pare che si sia deciso a non mostrarsi come un semplice anno di transizione: in giro corre voce che ne vedremo delle belle...
A parte gli oroscopi, che in questo periodo sono al centro dell´attenzione, gli italiani, brindando sotto un cielo di stelle e di botto, cosa si sono augurati? Forse di vincere la lotteria. Ma un terno al lotto è più probabile che esca, il biglietto vincente della lotteria no!
Al diavolo gli italiani festanti sotto l´albero, il nuovo anno è bello soltanto perché c´è la speranza di diventare milionario. Anche quest´anno mi hanno fatto sognare.
Seduto comodamente davanti alla tv, con una bottiglia di spumante (lo champagne magari dopo aver vinto) nascosta in un angolo, pronto per il grande botto... Macché la botta è rinviata alla prossima lotteria, anzi, quasi dimenticavo che ci sono i premi di consolazione, chissà se c´è qualcosa, un piccolo botto, un bottino.

L´edicola è già aperta (sono le sette), mi assicuro una copia di un giornale qualsiasi, uno dei tanti che pubblicano l´elenco dei biglietti vincenti. È come consultare una guida telefonica solo che qui non ci sono i nomi, ci sono soltanto numeri o meglio: le targhe. Ho controllato, c´erano anche i miei numeri (della targa s´intende). Se la mia auto fosse stata un biglietto della lotteria... peccato! Naturalmente dei numeri, quelli veri, nemmeno l´ombra.
Chi mi consola, adesso che anche i premi di consolazione mi hanno sconsolato?
Non è ancora sera e già sono assorto in un assoluto sconforto. Cosa mi è successo! All´improvviso sento le mie gambe afflosciarsi.
Anche questa lotteria è passata: avanti la prossima; spero ci sia fortuna per tutti.

martedì 4 gennaio 2011

Una mail più lunga di tre righe.

Mi ero appena abituato all´idea di non ricevere più mail ed ecco che ieri ne arriva una e anche incredibilmente più lunga delle solite tre righe... Mi devo ritenere fortunato??
Mi trovo del tutto impreparato sapete... non sono più allenato alle mail in cui devo per forza di cose mettere insieme un "discorso" che abbia la parvenza della logica associata alle parole... l´unica cosa che mi riesce è abbondare con i puntini sospensivi... non nel numero (sono sempre tre) ma all´interno dei periodi... Volendo analizzare le mie frasi dovreste fare l´analisi illogica perché quella logica è andata a farsi fottere (uso termini scurrili anch´io per puro spirito imitativo).
Un tempo amavo dire che la vita sta più nelle cose da fare che in quelle da scrivere... nel momento in cui ho iniziato a scrivere il mio blog ho capito che avevo smesso di vivere... Ora il mio quotidiano sta tutto li, in quei puntini sospensivi di cui sopra e a cui, per il momento, non posso rinunciare... Ecco! i puntini sono come le unghie finte per una donna: donano virilità!!! Fittizia.
Dovrei riappropriarmi delle mie cose, di quelle cose che mi rendono live agli occhi degli altri... Sarebbe bello riuscire di nuovo a suscitare meraviglia ed apparire una persona nuova; tante volte ho promesso a me stesso di provare a trovare il giusto equilibrio tra mente e corpo... ma è difficile scandagliare se stessi alla ricerca del nodo origine del pensiero distorto, portarlo alla luce e cercare di educarlo al pensiero corretto. Per farlo dovrei innanzitutto smetterla di proteggermi, smontare tutti i pezzi col rischio di non riuscire più a rimetterli insieme nel giusto ordine...
Tornando alla mail percepisco che l´autrice si sta avvicinando di nuovo all´amore o meglio al desiderio dell´innamoramento. Certo il desiderio non è volere né potere ma è un segnale importante che ci indica che qualcosa in noi sta cambiando e in una donna l´innamoramento è più benefico che in un uomo... come lei dice quel corpo caldo che ti dorme accanto (meglio un corpo che sta sveglio comunque) è linfa, clorofilla.
E se quel corpo caldo avesse i piedi freddi??? Avete mai pensato a questo??
A quarant´anni è più probabile far notare i difetti che esaltare i pregi... il quotidiano vivere finirà per raffreddare anche il più caldo dei corpi: più si va avanti negli anni e meno si é disposti a tollerare la convivenza...
Già... il rovescio della medaglia , il computo dei pro e dei contro, l´analisi della convenienza e della convivenza, la teoria della opportunità... Quante variabili ci sono! e si deve pure stare attenti a non commettere gli stessi errori! ad essere il più possibile una persona nuova, lubrificata nei processi mentali che inevitabilmente portano a paragonare vecchie e nuove situazioni. È brutto avere un passato alle spalle in una nuova storia! Nulla può essere portato allo stato di origine, bisognerebbe resettare la nostra memoria e formattarla in modo da poter eliminare ogni possibilità di portare a galla il déjà vu.
Pessimismo? Realismo? Illusione? Non saprei perché in questo momento più che fatti produco parole e a volte veri e propri nonsense. Giudicate voi. Come mi vedete? Sono da ricoverare?

lunedì 3 gennaio 2011

Avvertenze




Buoni propositi e anticipazioni.

Non avrei mai voluto scrivere il post
precisando ringrazio
me ne pento e chiedo scusa…
Da qui in avanti pubblicherò una serie di lettere che forse non appassioneranno il lettore casuale. Volevo solo avvertire.
Buon anno.

domenica 2 gennaio 2011

Diritto di replica

... Dal mare, sono venuto dal mare, come l´umanità. Anche il cavallo nasce dal mare. Ricordi Poseidone? Scagliò il tridente su uno scoglio ed ecco il cavallo dal sangue spagnolo...

Mi presento? Il nome già lo conosci (è reale), la mia faccia la puoi trovare su facebook, un faccione da 36 pollici con occhi di pesce morto! Il mio paese natale è Vietri sul Mare, abito in Germania, ho 41 anni e adesso che il signor nessuno ti ha aperto la sua carta d´identità credo possa arrogarsi il diritto di replica di cui sotto (ricordi?). Anche a me non piace l´anonimato e visto che ti lamenti spesso ti chiedo ma dove sta il tuo viso sul blog? vedo solo fondoschiena (culi dirai tu) e donne nude. Sarà pure arte e vabbè l´arte non si discute, ma il tuo volto qual é, dove abiti...

Mi drogo? Avevo avuto la stessa impressione di te (guarda un po`) ma poi ho subito pensato che con la paghetta da insegnante puoi al massimo comprare i biscotti del mulino bianco (a te piacciono tanto) altro che droga. Allora anche senza sei "sciroccata", uno "scirocco" naturale che fa bene però: ogni tanto bisogna "sbroccare" per dar sfogo alla mente, liberare i pensieri per poi subito imprigionarli in un file colorato ai gusti misti che perfino i daltonici disdegnerebbero. Tutto questo ambaradan si chiama: Omissis (per evidenti ragioni di privacy).
Ovviamente scherzo! Le donne hanno ampia capacitá di discernimento e tu che non sei una eccezione e meno intelligente, avrai giá capito che sono Più un tipo da amare che da odiare o peggio disprezzare o peggio (che c´é di peggio del disprezzo?)...
Peccato però per quel tuo essere scurrile e quel senso di compiacimento che ne deriva abbruttiscano e non poco la tua figura di donna che si eleva senza tacchi e che parla senza peli sulla lingua. No! cosa hai capito! Non sono un maschilista uno di quelli che leggi su quel sito- come si chiama? Sono uno che ama e ama a prescindere!! Quindi amo anche te donna del sud o del nord che tu sia. Ti amo perché non ho un ... da fare? Certo che no! e il mio, bada bene, non è quell´amore che ognuno é portato istintivamente a pensare ma è amore per gli esseri umani e, nonostante tutto, tu lo sei! Son pazzo? E allora sono in buona compagnia, vedi? abbiamo qualcosa in comune: la follia, una sana follia però che ci fa apparire non banali agli occhi degli altri. Sono un prete? Certo che no! Sono un santo?NOooo!!!! Sono Giovanbattista, uno che quando lo incroci per strada lo saluti istintivamente senza stare a pensare se lo conosci o meno...

Non sei una bugiarda, non lo penso. Ma hai fantasia, molta fantasia innaffiata dal talento. Non ne hai da vendere ma ne hai quanto basta per distinguerti e hai l´intelligenza giusta per migliorare e per togliere quella patina di meschinità che da troppo tempo fa parte di te.

Non sei cattiva e questo mi far stare qui a scriverti ed a giudicare, a giudicarti. Ma perché temi così tanto il giudizio degli altri? non pensi che in fondo si tratti soltanto di una opinione- come dire- opinabile? Non è il giudizio di Pietro, ma l´umana impressione e come tale imperfetta sta poi a noi impegnarci per dare una idea di se stessi che sia il più possibile equa.

Ritorno nel solco... ma come posso pubblicare i tuoi commenti quando questi non sono attinenti a ciò che ho scritto nel post? La, ho riportato una lettera di una ragazza che viveva negli anni novanta in un piccolo paese del cilento alla quale non andava a genio essere considerata come un oggetto! Mi dici che ci azzeccano i tuoi 7 (interessantissimi) punti sul ragazzo della lettera anonima maligno e interessato con il mio post? se c`é un nesso allora lo faccio, li pubblico, non sono un censore... e nemmeno però mi metto a commentare i commenti. I commenti non vanno mai commentati altrimenti diventa un botta e risposta stucchevole, una discussione sterile. Se tu scrivi qualcosa ognuno può farsi la sua opinione e può, in democrazia, senza scadere nell´insulto personale commentare, criticare ciò che hai scritto. Non serve il dibattito. Non so se ho reso l´idea. E anche gli interventi femminili sul blog maschilista a proposito di sesso credo siano inutili. Una donna il sesso lo fa come, quando, e con chi vuole e mai ne parla in giro. Questa era una bellissima prerogativa femminile (gli uomini si sono sempre vantati al bar delle loro prestazioni) che sta scomparendo! Vi prego conservatela!!!!


Ah, il diritto di replica è irrinunciabile ma in questo momento ho un altro c...o (un`altra cosa da fare) non ho tempo. Quindi ai sette punti di... (quanti nomi hai?) risponderò più in là senza necessità di pubblicarli altrimenti diventano il commento ai commenti.


...ma non era il titolo di una canzone di Fred Bongusto?? ricordi??


Frida,

t'aggio vuluto bene,
ma doppo tantu bbene,
te si' scurdata 'e me...

Dove eravamo rimasti?


Dove eravamo rimasti?
probabilmente alla storia di…

....faccia d´angelo che poi tanto un angelo non era...
Al dopo di lei ed a quell´amore che non mi fu dato che avrei dovuto tenere nascosto in un cassetto pittosto che spifferarlo ai quattro venti pubblicandolo sul blog e su facebook... A proposito!! Mi sono iscritto al social network non tanto per seguire l´istinto caprino e pecoreccio di milioni di persone ma per cercare una tale che non vedo da 14 anni e più. L´ho trovata? Poi vi racconto se volete... Sono qui a scrivere con tanto desiderio di raccontare questa o quella storia e non vi ho ancora chiesto se mai vi va di leggere del mio passato che, in quanto passato, è passato e siccome è passato corro il rischio di mitizzare chi mito non è e mai lo sarà. Probabilmente direte di si, direte che posso scrivere di tutto!!


E io scrivo di tutto, come in un diario confuso dove giorni belli e brutti si alternano dondolando nell`alta e bassa marea della vita.
Volevo andare a Londra, Parigi, Berlino ma poi, come sempre, ho concluso che forse era meglio restarsene a casa. Pigrizia e conto corrente mi fanno essere prudente e sedentario anche se non amo la sedentarietà; ho comprato perfino un tapis roulant per combatterla ma è battaglia persa: i trigliceridi hanno preso il sopravvento e a meno di qualche evento a mio favore mi sa che dovrò sventolare bandiera bianca; arrendermi al grasso nel sangue, un sangue che un tempo era latino ma che adesso si è raffreddato ad altre longitudini e si sa che cambiando le coordinate geografiche si cambiano pure le abitudini di vita o meglio, le abitudini del sopravvivere perché dopo i trent´anni spesso si smette di vivere e si inizia a sopravvivere a tutto quello che ci circonda e perfino a noi stessi.
Adesso vado, mi metto in standby; in attesa di qualcosa...

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Buon anno
Giovanbattista