Il cortile di giò

martedì 30 novembre 2010

Idee zero

Umore pessimo...
Idee zero.
Avrei voluto scrivere della mia città ma lo farò prossimamente, sono in uno stato
d´ibernazione...

Ci sono giorni in cui la mente smette di pensare e il corpo rifiuta anche il più semplice dei movimenti. Stanchezza?? Forse... non mi spaventa la stanchezza ma quello che viene prima! ovvero gli avvenimenti che ti portano ad essere stanco...
Discorso difficile e per questo non sostenibile in tale sede.


Ricordo certe passeggiate serali e infrasettimanali sul lungomare quando le onde alte e violente s´infrangevano sui massi artificiali e la salsedine nebulosa dell´acqua di mare ti entrava nelle narici e nei pori dilatati della pelle.
Giocavamo al gioco dei sinonimi e dei contrari, al dizionario delle parole difficili. Chi sapeva il significato di...
Tempi andati… C´era sempre la speranza d´incontrare una donna che poi nella fantasia sarebbe diventata la donna, la tua donna. Ci affidavamo al fato e ci trovavamo invece ogni volta rassegnati al destino di pescatori con le reti dalle maglie rotte: non c´era pesce che potesse rimanervi intrappolato.
Soli nel gruppo, un gruppo senza donne. E dio solo sa quanto abbiamo desiderato la loro presenza.
Nei miei ricordi cavesi, invece, c´é più gioia, più allegria... Più fica. I sabato sera al pub, i paninari col giubbetto di piume d´oca... le friggitorie, le pizzette e i calzoni fritti. L´autunno e le timberland, le ragazzette... lo struscio, i portici, la schedina del sabato, le partite di calcio, il derby cavese-salernitana e poi la scuola, le assemblee, i cortei dove le urla si diffondevano per la città.
C´è stato un periodo abbastanza lungo causa post terremoto 1980 in cui andavo a scuola di pomeriggio ore 15-20... dalle finestre dell´aula vedevo pian piano il sole calare; lo vedevo consegnarsi al tramonto e con esso consegnavo anche i miei pensieri. Volevo addormentarmi li... tanto che ci andavo a fare a casa alle 8 di sera?
Com´è duro stoppare quei ricordi e dare spazio al futuro... Il mio è un continuo "stop and go" un fermarsi e partire per poi fermarsi di nuovo...


Oddio quanto sono farraginoso oggi!!!