Il cortile di giò

sabato 18 giugno 2011

Maggio

Era Maggio era notte
chiara, dolce, sospesa
andava incontro a quella notte
alla sua essenza piena purezza.

Era Maggio era notte
lo sguardo di lei ad illuminare il volto
lo sguardo di lui a mirare in basso.

Non era la notte dei misteri
dei riti maledetti
dei patti diabolici.
Era solo la notte di Maggio
la notte del viale fiorito
illuminato dal cielo stellato
e dagli occhi di lei
e lo sguardo di lui
nella notte di Maggio
nel viale fiorito.

Sono

Sono stanco di venirti accanto
mentre ti scosti
sono un sasso lercio di catrame ormai...
Mi arrampico con le braccia stanche di gesti
le mie braccia contro i tuoi colpi di judo
l`uno dopo l´altro...
Le mie mani contro le tue mani di gesso
l`una accanto all´altra.
Il mio sguardo di rosso è senza movimento
è la mia non presenza.