Il cortile di giò

venerdì 21 gennaio 2011

Voglia di me sopra di te



Avrei voluto raggiungerti e rapirti,
portarti con me sulla mia isola, la nostra isola...
Li ti avrei sussurrato parole d´amore dolci e grevi allo stesso tempo.
Col dorso della mano avrei accarezzato il tuo viso e sbuffato fumetti dal mio respirare, dal mio ansimare...
Avrei gridato il tuo nome affinché tutti potessero sentire ma avrei taciuto la tua voce perché colma di disprezzo verso me.
Avrei tentato di baciarti… e tu li a respingermi a denti stretti.
T´avrei cinto a me con la forza del desiderio dapprima smarrito e poi ritrovato la tra le tue braccia che restavano tese come le tue cosce che accarezzavo e che di li a poco avrebbero ceduto all´ebbrezza dei brividi che lentamente solcavano i tuoi fianchi ormai vinti e la schiena sempre più curva pronta a ricevere l´impronta delle mie dita che vertiginosamente si spostavano da una parte all´altra fino a posarsi sul grembo ormai nudo...
Piccoli tocchi di baci sulla pelle e l´aria a gonfiare quel ventre per poi inarcarsi...
E tu immobile con quella voglia di fuggire via che lentamente svaniva man mano che le mie labbra, a piccoli sorsi, scendevano giù, sempre più giù.
Restavi sola, senza più difese, in fiamme e senza più lacci. Arsa dalla voglia che ormai era voglia di me e ancora voglia di me sopra di te.

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