Il cortile di giò

lunedì 26 luglio 2010

Marta

Mi diressi alla volta dei luoghi
risaputi, polo d´illusioni già rivelatesi
inganni e quando la vidi
chiamai il suo nome…

La stanza era quella di sempre
piena del consueto disordine,
quest´è Marta.

D´improvviso però mi accorsi che io
Marta non la conoscevo più,
anzi non l´avevo mai conosciuta.

Nella stanza rimase odore di cena.


(Antonio Salomone)

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