La comunicazione implica il coinvolgimento dei sensi quale lo sguardo, l´olfatto, sentire il timbro della voce... e quella scritta purtroppo non può avvalersene!
Se leggi un libro che descrive il mare puoi anche sentirne l´odore? Un libro o un articolo di giornale che parla di monnezza a Napoli ti fará immaginare il puzzo (sempre adattato alla tua soglia di sopportazione) ma non la nausea che viene dal puzzo... non andrai in bagno a vomitare leggendo la descrizione sia pure minuziosa di una autopsia fatta da un medico legale. Chi ha letto tanti libri certamente ne ha tratto vantaggio emancipandosi culturalmente e chi legge molto, prima o poi , un libro lo scrive! Forse i racconti sono frutto delle innumerevoli letture e sono a sua volta belli da leggere: lasciano buone sensazioni dentro l´anima, ma la comunicazione va oltre la scrittura e quindi anche oltre il libro. Quanti libri, editoriali o colonne di quotidiani sono state scritte, ad esempio, sull´aids o sulla droga e sull´importanza del preservativo come prevenzione; quanti opuscoli, manualetti sono stati distribuiti nelle scuole e il messaggio non è arrivato ai destinatari? Meglio una campagna affidata all´immagine e a uno slogan; meglio far vedere un drogato che muore di overdose che cento libri che parlano di droga riposti nel cassetto. Attenzione però, qui non si discute della scrittura come arte contenuta nei libri ma della scrittura come mezzo di comunicazione e della sua incidenza.
Se dovessimo fare una classifica dei mass media più efficaci il libro non è di certo ai primi posti: questa è la realtà.
Il telefono cellulare per gli sms, la chat -priva di webcam- e la e-mail per il personal computer si avvalgono delle emoticon (le faccine) e se la chat room è priva di webcam è monca perché non soddisfa la vista…).
La televisione stessa è manchevole, infatti si evolve ed entra nel 3d e in futuro i giapponesi immetteranno sul mercato tv e console capaci di diffondere gli odori! Si avete capito bene gli odori con la tecnologia dst (digital smell technology).
Ora tutto questo che vi piaccia o no fa parte della tecnica che si sviluppa. Se non vi piace allora dovremmo discutere su come governare la tecnica. Ma questo è un altro discorso.
La comunicazione regina é quella sensoriale magari fatta FACE TO FACE (faccia a faccia), quella che ti coinvolge totalmente, che non lascia scoperti i sensi di cui sopra, che ti fa sentire gli odori, i suoni, il gusto ed è quella che vince di gran lunga su ogni altra.
Faccio un esempio molto semplice. Copenhagen: ci sono due ristoranti a poche centinaia di metri di distanza. Entrambi si fanno pubblicità per attirare più clienti... Il primo ha ingaggiato due ragazzi sandwich con i cartelloni a tracolla che distribuiscono volantini ai passanti, l´altro invece diffonde gli odori della cucina nella zona antistante (esiste un metodo per farlo).
Bene! Statistica alla mano il ristorante che ha diffuso gli aromi di cucina ha avuto più clienti di quello che si è reclamizzato in forma scritta con i volantini, nonostante si dicesse che venissero praticati prezzi turistici. Alla fine ha vinto la "comunicazione sensoriale" (l´olfatto) sulla comunicazione scritta! I potenziali clienti hanno seguito gli odori. Si sono lasciati attrarre dagli odori più che dal foglio di carta anche se sul foglio di carta c´era scritto che i prezzi del pasto erano imbattibili!
Ora si potrebbero fare mille altri esempi più complessi e pertanto di difficile comprensione ma per rendere bene l´idea immaginate cosa può comunicare un cantante o un musicista attraverso il suono in ognuno di noi; pensate a una particolare musica o melodia nel reclamizzare un prodotto e potrei continuare per tutti gli altri sensi come il gusto; penso a ciò che può “dire” un buon bicchiere di vino o una determinata pietanza particolarmente gradita al palato. Penso al ruolo importante che gioca l´odore nella relazioni umane e in particolare i feromoni nell´innamoramento uomo donna, alla terapia uditiva, olfattiva etc. Al marketing in generale a cui la comunicazione sensoriale è applicata. Insomma dai sensi si apre un universo i cui risvolti assumono un significato scientifico che non si può certo sottovalutare. E dai sensi noi ricaviamo molte informazioni, essi ci fanno da guida, ci orientano nella giungla urbana; ci fanno scegliere e desiderare.
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