Il cortile di giò

venerdì 20 agosto 2010

Pagine di diario di un adolescente: il breve tempo



Mi rendo conto di come i tempi cambiano in modo automatico e rapido. Mi accorgo del non ritorno. Vivo un tempo scandito da ritmi blandi. Ho paura di non farcela. È un continuo distruggere e ricostruire ma le fondamenta sembrano durare sempre meno. Un crollo!
Oggi è anche una giornata d´estate, sudare tanto senza aver fatto niente mentre tutt´attorno sembra immobile e stanco. Eppure qualcosa succede in queste vie, forse il silenzio nasconde grandi tragedie. Non c´è consapevolezza ma nemmeno certezza e allora tutto diventa difficile. Non ho possibilità di domandare. Attendo e nell´attesa mimo me stesso. Vorrei tanto vestirmi e camminare senza scarpe, sentire un dolore nuovo perché questo è già passato.
Quante bugie dicono le canzoni! Era febbraio e nevicava forte, ero così felice! Un crampo al cuore questa estate! Follie notturne e mattinate comatose. Fuori la gente non ti conosce più. Si fa presto a togliere il saluto.
Non parlo, non volgo lo sguardo, non ti cerco nel pensiero. Ho sete e in questa mia sete c´è intriso un desiderio che non cede al silenzio e al rimpianto.

…mentre nella piazza si aggirava un venditore di anime

Cercai in un lungo viaggio
il breve tempo e lo ritrovai
e nel tempo ancora vidi la luce
i giardini d´incanto e
i doppi sorrisi.

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