All´età di 9-10 anni mi sono imbattuto in un tipo strano.
Da bambino mi piaceva fare lo slalom tra gli ombrelloni della spiaggia del lido california a Vietri Sul Mare... Correndo insozzavo di sabbia ogni cosa a cui passavo accanto... uno dei tanti ombrelloni ospitavano un tizio ossuto, magrolino che se ne stava seduto sulla sdraio in pantaloncini e maglietta immerso nella lettura e accanto ai suoi piedi aveva una pila enorme di quotidiani, riviste e quant´altro... Ogni volta che la mia corsa incontrava i suoi giornali era un quasi insabbiarli e ogni volta mi beccavo i suoi anatemi... Era lui era Nanni Moretti ma io non sapevo chi fosse e continuavo imperterrito a disturbare l´antipatico scheletrico barbuto personaggio buffo.
Passarono gli anni e la sera facevo gruppo con altri coetanei fuori dal lido. Passavamo il tempo a bere qualche birra di scadentissime marche, di quelle che ne paghi due e ne prendi tre, ed a ridere e scherzare. Fu in una di quelle tante giornate d´estate fatte di tuffi dagli scogli e d´innocenti schiamazzi notturni che lo rividi affacciato al balcone sbraitare tutta la sua rabbia contro di noi. Alzai lo sguardo e dissi: è lui! l´antipatico! Scambiammo tre - quattro battute e alla fine mi sorrise... pensai che in fondo non doveva essere così tremendo e che non aveva tutti i torti: era quasi l´una di notte ed eravamo tutti un po`brilli e nessuno sapeva chi fosse quel tipo... Più in la nel tempo quando finalmente a 18 anni decisi di "acculturarmi" vedendo un suo film lo riconobbi...
Aprendo il giornale elettronico, lessi alcune settimane fa che la madre dell´ attore e regista Nanni Moretti era morta... guardai la foto e dissi: ma era la signora che villeggiava a marina di Vietri in estate proprio a fianco al lido california... Ho pensato veramente ad un periodo che si è concluso e che non tornerà mai più se non nei ricordi testé descritti...
La settimana volge quasi al termine. Non so se essere contento o meno... Penso a tante cose, al tempo che scivola via... a me, ai miei anni alla voglia che ho di evadere dalla quotidianità, dall´esasperazione di questa serietà che devo avere a tutti i costi. Al mio modo di essere sempre così rigoroso e mai propenso all´avventura. Mi faccio troppi pensieri e creo troppi problemi, a volte inutili, dannosi a me stesso e al mio equilibrio. Non mi piace scherzare con il prossimo, temo di prendere in giro le persone e che queste poi rimangano male... Ma se mi guardo intorno vedo un mondo che non mi appartiene, vedo gli altri ridere e scherzare e commettere le azioni più ignobili con una naturalezza da mettere i brividi... Così sono tentato di entrare a far parte anch`io di quelli che con leggerezza usano le persone per i propri scopi e comodi...
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