Forse sono solo stanco e la mia "dentiera" ha smesso di ridere. Per me oggi è difficile costruire un piccolo battito e distinguerlo in mezzo a rumori più grandi. Sto producendo parole restando in silenzio ma non sarebbe più giusto tacere del tutto? Chiudere la porta a quel che è stato e a te che, in fondo, quella porta non ha mai voluto che si aprisse. Forse io e te abbiamo ritmi diversi, suoni diversi e in questa diversità come possiamo diventare amici? Cerco di vederti le carte ma tu giochi a coprirti dai miei sguardi, forse tutti sanno di te tranne me. Forse anche parlarti dei miei ricordi è stato un errore perché le lacrime e il riso che essi producono non si bevono mai in compagnia... Forse mi perderò rassegnato e costretto a ripensarmi, a ripensare a me stesso più che a te che appari ormai sempre più piccola all´orizzonte. Finirai per diventare un puntino inafferrabile, un ricordo incompiuto anche se la ragione mi dice di stare qui, di non mollare.
lunedì 31 ottobre 2011
Forse
Forse sono solo stanco e la mia "dentiera" ha smesso di ridere. Per me oggi è difficile costruire un piccolo battito e distinguerlo in mezzo a rumori più grandi. Sto producendo parole restando in silenzio ma non sarebbe più giusto tacere del tutto? Chiudere la porta a quel che è stato e a te che, in fondo, quella porta non ha mai voluto che si aprisse. Forse io e te abbiamo ritmi diversi, suoni diversi e in questa diversità come possiamo diventare amici? Cerco di vederti le carte ma tu giochi a coprirti dai miei sguardi, forse tutti sanno di te tranne me. Forse anche parlarti dei miei ricordi è stato un errore perché le lacrime e il riso che essi producono non si bevono mai in compagnia... Forse mi perderò rassegnato e costretto a ripensarmi, a ripensare a me stesso più che a te che appari ormai sempre più piccola all´orizzonte. Finirai per diventare un puntino inafferrabile, un ricordo incompiuto anche se la ragione mi dice di stare qui, di non mollare.
giovedì 27 ottobre 2011
L´anima e il suo destino di Vito Mancuso
Ho pensato spesso di voler recensire questo libro letto alcuni anni fa ma non ho mai avuto il tempo necessario per farlo. Sì perché l`anima e il suo destino di Vito Mancuso è uno di quei saggi che appassionano. Chi non si è mai posto domande esistenziali. Forse tutti prima o poi nella vita si sono fermati a pensare o si sono interrogati su temi filosofici religiosi. Il professore Vito Manccuso da teologo ovvero da colui il quale fa ragionamenti su Dio e sugli uomini con questo scritto tenta di far comprendere ai non addetti ai lavori, il destino degli uomini dopo la morte. Lo fa partendo dall´assioma che il genere umano è dotato di anima spirituale e soprattuto tenta di spiegarlo da teologo laico cioè da colui il quale non "risponde" alla chiesa cattolica ed alla sua dottrina che anzi in alcuni punti diverge profondamente dai suoi convincimenti anche se egli più volte afferma che il suo pensiero è un pensiero cattolico di un figlio della chiesa cattolica.
Il libro ha una lunga introduzione d´intenti, si snoda attraverso capitoli che affrontano il mistero dell´anima ed il suo destino.
Per Mancuso dentro il termine anima, che dal greco significa soffio, vento, vi è racchiusa tutta la complessità del genere umano e quando si parla di anima ci si riferisce ad una incognita x che è il risultato dell´uomo al netto del mondo: se si sottrae all´uomo tutto quanto proviene dalla materia mater ecco l´anima. Sbagliato secondo l´autore considerare però l´anima come una entità esterna cioè che pre-esiste al copro: essa è un tutt´uno, è inscindibile e l´energia (lo spirito) di cui è intrisa fa si che essa diventi anima spirituale.
L`anima poi è distinta in vari livelli fra cui i primi due sono l´anima vegetativa che è propria delle piante e l´anima sensitiva più appropriata al mondo animale. Man mano che si sale nella scala evolutiva gli animali presentano un anima più articolata, più elaborata e sensibile. Nel genere umano l´anima sensitiva è associata all´aspetto caratteriale, temperamentale, mentre l´anima razionale fa riferimento a quel valore aggiunto che si chiama intelletto di cui l`uomo è dotato. L´anima razionale ci viene fornita dalla famiglia di origine a sua volta influenzata dalla provenienza geografica e dal contesto sociale. Dall´anima razionale o meglio dall´energia dell´anima razionale o meglio ancora dallo spirito dell´anima razionale nascono per esempio i capolavori musicali di Mozart, i quadri di Van Gogh, le teorie einstiane... Non manca di certo pure il lato romantico dello spirito che è rappresentato dal cuore definito organo spirituale per eccellenza. Col cuore ci si dedica al sentimento dell´amore che è fusione di due anime.
L´origine dell´anima:
Mancuso condivide la teoria di coloro i quali sostengono che l´anima nasce insieme al corpo e non ci viene fornita da Dio come accessorio esterno. Pertanto non è accettata nessuna teoria riguardante la transmigrazione delle anime e relative vite precedenti con altre sembianze.
Tommaso d´aquino afferma che le anime vengono create nello stesso tempo in cui vengono infuse nei corpi e la dottrina cattolica afferma proprio questo ma si spinge oltre dicendo che in essa ovvero nella sua creazione non vi è alcun concorso dei genitori mentre per il teologo Mancuso il dogma non è accettabile. Lui pensa sì che l´anima sia una creazione di Dio ma in concorso coi genitori e non solo, egli afferma che nulla viene direttamente da Dio ma tutto viene indirettamente da Dio attraverso la mediazione del mondo. Pertanto Dio crea l´anima ma sono i genitori a generarla.
Immortalità dell´anima:
Con l´assioma: l`anima è immortale quando raggiunge un livello spirituale il professore Mancuso intende dire che un`anima "grezza" non può sopravvivere al corpo quindi c´è bisogno ch´essa acceda al livello della spiritualità. Come? Le strade sono due ovvero socialmente e culturalmente l´anima diventa spirituale ed è in questa dimensione che essa assume il carattere dell´immortalità. Chi si eleva nel sociale e nel culturale ha un´anima immortale mentre per tutti gli altri c´è ancora una speranza ed è quella di ricevere lo spirito, una sorta di simbiogenesi. Genitori, nonni, parenti amici con l´amore possono generare spirito.
L´anima spirituale quando si spende ed è in armonia con il "principio ordinatore" allora è destinata al paradiso, quando essa va contro allora viene punita temporaneamente (nell´invenzione purgatorio) e ancora temporaneamente (nell´inferno).
Il principio ordinatore sta ad indicare un mondo che ha una sua logica che prescinde dalla volontà ed è pertanto impersonale, esso non risponde a Dio, al suo volere per volontà del Dio stesso.
Un´anima spirituale immortale è eterna ma l´eterno non è una cosa che viene dopo: siamo già parte dell´eternità. Quando diciamo che il tempo passa in realtà vogliamo dire che siamo noi che passiamo, il tempo misura soltanto il nostro divenire, la nostra trasformazione. Insomma la vita eterna inizia già adesso nel presente, dal momento in cui veniamo al mondo e continua nel divenire, un divenire che il tempo misura.
La salvezza dell´anima
L´uomo nasce peccatore e quindi va salvato con la religione. Il cristianesimo ci sottrae a questa condizione, ci libera dal peccato originale. Ma su questo il professore non concorda. Egli afferma che non vi è nessun peccato, nessuna colpa che preesiste sulla nostra vita. Si tratta soltanto di condizione umana ch´è fatta di imperfezione, sistematicamente corrotta e bisognosa di essere educata, corretta, disciplinata. Ciò che salva l´uomo per Mancuso non è il battesimo (nel caso del cristianesimo) ma è l´"ingresso" della dimensione umana in quella spirituale. Ciò che salva è il bene, la purezza del cuore,il senso di giustizia etc. Tutte espressioni dello spirito: l´uomo giusto è colui il quale compie del bene per amore del bene e ciò che salva è l´adesione incondizionata dell´anima al bene.
C´è antinomia tra il pensiero che vede la salvezza dell´anima attraverso l´adesione ad una osservanza religiosa e quello che invece vede nella vita concreta e nelle sue azioni l´unica via per per la salvezza.
La morte :
la morte è espressione del divenire della vita in terra ma è anche parte integrante della vita stessa. Accettare la vita significa necessariamente accettare la morte.
Spesso gli uomini non fanno i conti con essa, la rifuggono come un orrore. Bisognerebbe imparare a morire diceva Platone. Per Wittgenstein chi teme la morte vive una vita cattiva.
Tutte le dottrine filosofiche e religiose ci dicono d´imparare ad accettare la morte che non è amarla più della vita ma è più semplicemente rispettarla. Per imparare ad accettare la morte bisognerebbe esercitarsi quotidianamente al pensiero di essa. Con la morte c´è l´incontro con Dio. Chi ha generato bene e vi è rimasto fedele non ha da temere il suo giudizio. Non c´è posto per la resurrezione dei corpi soltanto l´anima ha una dimensione eterna che rifugge dal concetto spazio-tempo.
Il paradiso:
Un uomo giusto quando muore pone fine alla sua vita fisica ma continua con la sua vita spirituale in una nuova dimensione.
L´uomo nella sua vita terrena attraverso le idee imposta il proprio modo di vivere. Ognuno ha la propria idea guida e su questa idea procederà il suo divenire. Se egli pensa di arricchirsi la sua idea guida sarà dunque la ricchezza, se pensa ai viaggi l´idea sarà l´avventura etc. ma c`è una sola idea che prescinde dal pensiero, ch`è li, fuori dalla dimensione spazio-temporale ed è l´idea del bene. Ecco, se la coscienza umana s´impossessa dell´idea del bene allora il paradiso l`attende perché essa è in armonia con l´ordine. Il paradiso è comunione di anime. Se invece c`è conflitto tra l´idea del bene e il proprio modo di vivere si va incontro al purgatorio dove questo conflitto va risolto, purificato. Per coloro i quali impostano la loro vita con idee che ostacolano il bene e la sua armonia allora c´è solitudine: l`inferno che tuttavia non è condizione eterna e per meritarsi questa condizione l´ anima dev essere profondamente e costantemente in discordia col bene.
Dopo questo riassunto concludo con un forte senso di approvazione in merito al "ragionamento" del teologo Vito Mancuso.
Per Mancuso, in ultima analisi, Dio non ha plasmato l´uomo. Esso trae origine dalla materia-mater fonte autonoma di tutte le forme di vita. Nell´universo vi è un principio ordinatore che trascina il bene. Chi è dalla parte di questo ordine sta nel bene, per opposto chi sta nel male gravita nel disordine.
I quattro punti di disaccordo con la dottrina cattolica sono:
1 Creazione dell´anima umana senza concorso dei genitori.
2 Peccato originale.
3 Resurrezione della carne.
4 Dannazione eterna nell´inferno.
Interesantissimo è il concetto di un Dio che non ha volto, che preesiste alla mater mater sì, ma che è un Dio che non interviene nelle vicissitudini dell´uomo e che non governa i processi cosmici. Proprio in quest`ultimo concetto credo vi sia la novità e il coraggio del teologo.
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martedì 25 ottobre 2011
Le prime luci del mattino di Fabio Volo
Quando andavo a scuola mi dicevano che la carta era un bene prezioso e che non bisognava sprecarla. Moltissimi alberi vengono abbattuti a scopo cartaceo. Ora mi auguro che stampando il libro di Fabio volo "Le prime luci del mattino" almeno abbiano usato carta riciclata! Se così non fosse allora griderei allo spreco di cellulosa. Niente di personale perché so scindere l´uomo dallo scrittore ma quello che ho appena letto davvero non saprei definire. Azzardo? una sorta di diario non tanto nascosto di una erotomane che s´incontra con un pervertito? Volo ha scritto una roba che non si può chiamare certo romanzo perché per me il romanzo è altra cosa. Semplicemente è uno scritto su una donna non ben definita (l´autore non descrive mai bene i personaggi e il loro aspetto fisico) che, volendo scappare dalla routine e da un uomo flaccido (Paolo il marito reso cornuto) che si "acciabatta", beve birra e mangia pistacchi, finisce per accettare una serie innumerevole d´incontri sessuali a casa di un misterioso mezzo gigolò e mezzo copy conosciuto nel suo ambiente di lavoro. Il leitmotiv dei libri del Signor Fabio è sempre il sesso intervallato da canne: sesso-canne; canne-sesso. Nei suoi scritti non riesco a scorgere altro oltre a questo binomio ossessivo e in quest´ultimo poi il racconto a mo` di diario diventa sfacciatamente erotico con descrizioni morbose e dettagliate di amplessi e perfino di mènage a trois. Inutile dire che pur non essendo moralista non mi è piaciuto. Inutile soffermarsi più di tanto sulla protagonista Elena il cui profilo psicologico non è affatto tracciato. Qui non c´è la rinascita di una donna quarantenne ma soltanto un "risveglio" sessuale di una femmina annoiata che sfocia in erotismo spinto e nulla più. Lo scritto non si riscatta nemmeno quando la protagonista chiede al suo amante qualcosa di più del puro piacere fisico perché poi pur di non perderlo si sottomette al punto di accettare perfino di essere considerata "donna oggetto" ma ormai per il copywriter Elena che ha voluto giocare a carte scoperte dicendogli di essere innamorata e gelosa non è più interessante. Allora non resta che andarsene e fare del proprio meglio per dimenticare e per dimenticarlo. Il finale non riserva sorprese, il racconto si adagia in una comoda conclusione che lascia insoddisfatto me lettore. Le premesse da copertina erano tutt´altre. Un libro in cui non è presente un ritratto definito e intenso dell´universo femminile e che ha deluso le mie aspettative.
venerdì 14 ottobre 2011
Autogiudizio (di Rocco).
Se davvero tu uomo hai subito cattiverie gratuite (ma non lo metto in dubbio) allora mi convinco che in giro c´è davvero gente cattiva. Altro che radical-chic. Come diceva Diaco o meglio Celentano questi non sono rock. Credono di essere rock ma sono soltanto un flop -aggiungo io. Ma, direbbe ancora Adriano: “a queste persone qui non bisogna dargliela mica vinta… Oh scherziamo bisogna combattere i prepotenti“.
L´altro giorno su facebook che io aborro come la cacca pelosa di un cane che si attacca sotto le suole delle scarpe, ho scritto che l´associazione dei cretini il cui numero ha raggiunto ormai la metà dei residenti in Italia mi vuole denunciare. Capite? l´assocretini vuol farmi causa... Scherzi a parte, ieri una certa Stella P.(ma a me piace storpiargli il nome), dicevo una certa "Sctella Pe…" ha scritto sulla sua bacheca che Vasco Rossi dovrebbe vergognarsi... Sono intervenuto ed a quei "scrittori" in erba (fumata) ho chiesto che voto si davano visto che mettevano il voto a tutti... così giusto per vedere se questo era consono con il voto della giuria di X Factor... Inutile dire che la Pe… mi ha subito cancellata dalla sua collezione di facce.
Sul social network sono arrivato alla mia terza vita... nella prima aggiungevo solo volti che avessero il mio stesso cognome... Avevamo fatto anche un club qualcuno aveva trovato pure lo stemma del casato figuratevi! Nella seconda avevo in lista vip a iosa. Nella terza facce anonime, gente da "io ti aggiungo tu mi aggiungi ma quando si parla?" (c´è pure un gruppo con tale nome). Adesso non mi resta che iscrivermi a google+ ma nessuno ancora mi ha invitato.
L`impressione è che in me ci sia una buona dose d´incoscienza... Ma non è una opinione negativa o un giudizio sommario, io vivo da equilibrista: più temerario di indiana jones (si scrive cosi?) più interessante della gioconda!
Una frase che ultimamente è diventata di uso frequente e che mi fa sorridere è questa: “devo lavorare su me stesso, su questo difetto, sulla mia tendenza a… Più che altro è la frase che mi fa allargare le labbra non la sostanza! Ma che significa? È un modo di dire?? Fa parte dell´evoluzione del linguaggio e della specie?? Boh. Io ho sempre pensato di essere molto matusa rispetto ai giovanotti che sento e che vedo per strada o... ma anche nel fisico!!! Quelli della mia generazione nascevano più scemi e crescevano meno in statura… Mi vengono i brividi a leggere che i maschi giovani d´oggi hanno le palle glabre, molti si depilano ovunque... mi sento a confronto molto "datato" come un homo cepranensis anche se non sono peloso!
Con le donne sto in prima linea a “sbirciarle“. Donne che lavorano tutto il giorno, si fanno il mazzo per costruirsi un futuro decente, pronte ad essere mogli, madri, infermiere, cameriere e quant´altro per amore di un uomo...
Non pensiate che non le rispetti e che non sappia cogliere il loro punto di vista è solo che a volte proprio non le capisco.
Ho una tastiera tedesca faccio fatica ad accentare le parole, ma non mi preoccupo perché siete voi a non preoccuparmi, o meglio adesso non più ma c´è stato un momento in cui credevo mi aveste "bocciato" all´esame, in quel momento il mio intuito lampeggiava come una sirena d´allarme e ripeteva: “lascia stare, sei uno stronzo vedi che quelli ti mandano affanculo; a che ti serve scrivere... che vuol dire questa frase... ma sarà… Sarò down?
Quanti dubbi, quante incertezze mi assalgono...
Ehi tu, lavori in un McDonald´s? Anche qui ce n`è uno anzi un McDonald´s e un Burger King, uno di fronte all´altro, fanno a gara a chi spara più odori di pommes fritte. Ogni volta che passeggio in zona posso sentire il puzzo (per alcuni l´odore) di grassi bruciati e olio fritto che si sprigiona nell`aria. Gli adulti con la scusa di portarci i bambini si sparano un doppio burger alla faccia del colesterolo! Mi vengono in mente i passerotti del fast food di Milano quello vicino al duomo. Anch`essi frequentatori assidui... Sono talmente grassi che non decollano da una vita. Hanno dimenticato cosa significa volare... Non saltellano nemmeno più. Spizzicano pezzi di pane farcito e patatine a più non posso, sono strafatti di crack!
Ma questo non toglie nulla al tuo lavoro anzi ti nobilita ancora di più, mai, ripeto, mai vergognarsi per il lavoro che si svolge. Ti posso dare un bacio- se sei donna- di ringraziamento per quello che fai per te stesso e per gli altri?? Si ma adesso portami subito una porzione di patatine e una birra alla spina che ho sete!!!
E tu mio corrispondente? Quanti interlocutori hai via mail e che posto occupo io? Speriamo di non uscire fuori classifica... Io che vorrei essere tanto un individuo “autre catègorie“. Io che ti ho trovato ma non posso averti... Ti è mai capitato di sentirti impotente? Non dico dal punto di vista sessuale ma di voler fare o dire qualcosa a una persona e non riuscirci per un motivo qualsiasi... Io spesso mi sono sentito così e a volte il mio senso di inutilità è andato molto oltre... Forse per questo non ti scriverò più.
E tu che hai i genitori separati come ti senti? Da piccolo quando la domenica pomeriggio la porta della loro stanza da letto si chiudeva, dall`altra tua stanza, hai mai aspettato che si aprisse mentre magari giocavi con le bambole o sentivi tutto il calcio minuto per minuto alla radio scassata? Hai mai pensato che qualsiasi cosa facessero li dentro fosse qualcosa di bello riservato solo a loro e che stavi vivendo anche tu di riflesso una bella giornata?
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martedì 4 ottobre 2011
Io e le donne
...Allora ho ripiegato sulla spensieratezza. Quanti giorni ho trascorso in modo così spensierato da dire: it`s a beautiful day today. Forse uno o due. Tutte le altre volte mi sono precipitato davanti allo specchio per guardare fino a che punto la giornata mi aveva stropicciato. Hai una faccia che fa schifo mi dicevo, guardati!! questa camicia e i capelli tutti sottosopra, pieni di vertigini! chi vuoi che ti pigli a te! sembri un ciuccio appena uscito dalla stalla. Sei un illuso credi di avere un fascino da attore hollywoodiano ma se adesso ti presentassi anche a cinecittá per una comparsata per te non ci sarebbe nemmeno un ruolo nei cessi a pagamento. Hai presente quello che raccoglie le monete nel cestino all´ingresso e che ogni tanto si alza per pulire la cacca ch`è rimasta attaccata alla tazza??
Ho pensato che dovevo smetterla di martellarmi i maroni... Dovevo decidermi... Non dovevo andare più davanti allo specchio a farmi umiliare da quella voce che non mi voleva bene... Quando esci non ci sarà nessuno che ti chiederà se sei felice e allora a che serve scervellarsi affannarsi se a nessuno importa. Sai oggi sono felice... "bene sono felice per te, sono felice che tu sia felice" allora pensi che se questo è felice solo perché io sono felice allora la felicità non ha nessun valore. Ha subito l´onda dell´inflazione come la parola amore che dopo essere stata abusata nelle frasi dei cioccolatini è stata ripetutamente violentata da quelle coppie che anche in procinto di divorzio continuavano a chiamarsi amore. Amore mi dai, amore mi passi il sale? Amore ma che fai mi tiri i piatti, amoreeeee. Dai mi fai male con quella caraffa... È la forza dell´abitudine smetti di chiamare qualcuno per nome e inizi a dargli i nomignoli... Topo, orso... vuttazziello intufato. Che sarebbe un sottotipo, un nano ma non troppo che in più è in sovrappeso.
Mi sento fantozzi. Venghi venghi ragioniere, si segghi... Com`è umano lei... è la poltrona di pelle umana questa???
Ritornasse la voglia di avere un figlio cantava il sorcio Renato...
Non mi permetterei mai di scherzare sulle aspirazioni naturali di una donna. Poi per me le donne sono come ma_donne... nel senso che sono sacre, intoccabili. A volte su di loro c è troppa violenza, troppi mascalzoni... Io arrivo dopo e con i miei superpoteri le salvo. Le tolgo dalla sofferenza, gli resetto la memoria. Una sorta di rivergination mentale la mia operazione... ma non le tocco, non le sfioro per timore di sciupare tutto. Scopo poco per non rovinare il quadro, per non sporcare l´affresco... sembrano parole di un malato di mente. Il mio motto è parlare ma non toccare, per pudore??... Una volta una ragzza milanese mi portò in riva al mare, mi diede un bacio e mi chiese se fossi pudico. Io non capivo quel termine, non capivo cosa volesse dire ma ero tremendamente in imbarazzo. Mi aveva adescato e forse ai suoi occhi apparivo come un tipetto sveglio. Immagino la sua delusione, si aspettava i fuochi d´articifio ed invece ho fatto fetecchia si dice dalle mie parti... E che fetecchia! quando deludi una donna dal punto di vista sessuale non credo che possa mai perdonarti... Le donne quando fanno sesso o ancora meglio quando fanno l´amore si caricano, si rigenerano pervase da fresca energia, forza centrifuga (e che centrifuga) mentre un uomo si svuota. È come se ogni volta dovesse resettare i testicoli, uno svuotamento incredibile. È il gioco dei ruoli che la natura ci ha voluto assegnare. Ecco io nell´ambito dei caricabatteria sono uno da 500 Ampere!!! e pensare che in commercio si trovano oggetti che supreno i 2000A... mi fa sentire ancora più piccolo del vottazziello intufato...
Ho pensato che dovevo smetterla di martellarmi i maroni... Dovevo decidermi... Non dovevo andare più davanti allo specchio a farmi umiliare da quella voce che non mi voleva bene... Quando esci non ci sarà nessuno che ti chiederà se sei felice e allora a che serve scervellarsi affannarsi se a nessuno importa. Sai oggi sono felice... "bene sono felice per te, sono felice che tu sia felice" allora pensi che se questo è felice solo perché io sono felice allora la felicità non ha nessun valore. Ha subito l´onda dell´inflazione come la parola amore che dopo essere stata abusata nelle frasi dei cioccolatini è stata ripetutamente violentata da quelle coppie che anche in procinto di divorzio continuavano a chiamarsi amore. Amore mi dai, amore mi passi il sale? Amore ma che fai mi tiri i piatti, amoreeeee. Dai mi fai male con quella caraffa... È la forza dell´abitudine smetti di chiamare qualcuno per nome e inizi a dargli i nomignoli... Topo, orso... vuttazziello intufato. Che sarebbe un sottotipo, un nano ma non troppo che in più è in sovrappeso.
Mi sento fantozzi. Venghi venghi ragioniere, si segghi... Com`è umano lei... è la poltrona di pelle umana questa???
Ritornasse la voglia di avere un figlio cantava il sorcio Renato...
Non mi permetterei mai di scherzare sulle aspirazioni naturali di una donna. Poi per me le donne sono come ma_donne... nel senso che sono sacre, intoccabili. A volte su di loro c è troppa violenza, troppi mascalzoni... Io arrivo dopo e con i miei superpoteri le salvo. Le tolgo dalla sofferenza, gli resetto la memoria. Una sorta di rivergination mentale la mia operazione... ma non le tocco, non le sfioro per timore di sciupare tutto. Scopo poco per non rovinare il quadro, per non sporcare l´affresco... sembrano parole di un malato di mente. Il mio motto è parlare ma non toccare, per pudore??... Una volta una ragzza milanese mi portò in riva al mare, mi diede un bacio e mi chiese se fossi pudico. Io non capivo quel termine, non capivo cosa volesse dire ma ero tremendamente in imbarazzo. Mi aveva adescato e forse ai suoi occhi apparivo come un tipetto sveglio. Immagino la sua delusione, si aspettava i fuochi d´articifio ed invece ho fatto fetecchia si dice dalle mie parti... E che fetecchia! quando deludi una donna dal punto di vista sessuale non credo che possa mai perdonarti... Le donne quando fanno sesso o ancora meglio quando fanno l´amore si caricano, si rigenerano pervase da fresca energia, forza centrifuga (e che centrifuga) mentre un uomo si svuota. È come se ogni volta dovesse resettare i testicoli, uno svuotamento incredibile. È il gioco dei ruoli che la natura ci ha voluto assegnare. Ecco io nell´ambito dei caricabatteria sono uno da 500 Ampere!!! e pensare che in commercio si trovano oggetti che supreno i 2000A... mi fa sentire ancora più piccolo del vottazziello intufato...
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