Il cortile di giò

giovedì 8 novembre 2012

Io scrivo, ti scrivo

Io scrivo forse perché non so vivere anzi, sicuramente non so vivere... Se
scrivo d´amore è perché non so amare... Tra le mie righe può darsi che 
trovi l´idea della vita, l´idea dell´amore ma non la vita, l´amore... credo 
però ancora negli uomini e nella loro capacità di emozionare. Scrivo 
anche per questo: per emozione nonostante tutto, nonostante il fatto che 
spesso in questo mondo virtuale basta schiacciare un tasto per cancellare l´altro... 

A volte mi perdo nel mare dei ricordi, mi capita di passeggiare lungo la 
riva di un fiume e davanti a me vedo scorrere le immagini di una "vita fa". 
Mi vedo felice, imbronciato... Immagini che ritornano... Non sono
ricordi che uccidono. No! mi lasciano così... sospeso... Non ho nemmeno 
voglia di scacciarli, me li tengo con la consapevolezza di averli vissuti 
anche se fanno nascere in me mille interrogativi come per esempio perché certi amici sono svaniti così nel nulla, senza una ragione
apparente... Io che credo in un´altra vita, se dovessi incontrare queste persone lì, come dovrei comportarmi? Baci e abbracci oppure domandare - questa volta a loro- ancora perché...
Qui sono al sicuro, non corro il rischio di incrociare per strada volti
conosciuti che mi hanno ferito... ma qui non vivo, sopravvivo!
Sopravvivo in queste righe nella speranza magari di strapparti un sorriso 
ma per farti ridere caro lettore devo essere allegro lo so...
Ho provato ad immaginarti, immaginare il volto e la mia presenza 
accanto. La fantasia serve anche a questo: fa provare sensazioni non 
vere ma che possono essere comunque piacevoli... E a me piacerebbe mostrarmi a te nel mio intimo sentire, anche se c´è di mezzo un monitor e tanti chilometri... ma qui adesso, in questo momento io faccio finta che siamo vicini...
Vorrei anche leggerti, leggere tutto quello che deciderai di
scrivermi e tra le righe intuire tutto quello che hai deciso di tacere... 
Vorrei tanto dire: io sono qui, anche se è una frase impegnativa che mi 
spaventa perché non so se mai sarò all´altezza, se mai saprò consolare o essere d´aiuto...

Ho ferito anch`io sai... Certo, in questo momento non saprei dirti in quali
circostanze... ma sicuramente ho ferito con parole che a me sembravano innocue mentre invece per l´altro erano lame affilate... Così ho fatto del
male: con le parole.


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